Il New York Times torna a scrivere del Molise grazie all’arte minimalista esposta negli account Instagram. Stefano Cirillo, acquerellista e illustratore di Isernia, è stato infatti segnalato dal critico d’arte Yinka Elujoba tra cinque profili Instagram da seguire in tutto il mondo.
La prima edizione è stata pubblicata nella giornata di ieri 14 luglio sulle pagine web Arte&Design del NYT, oggi, invece, l’uscita sull’edizione cartacea nella sezione arte della prestigiosa testata del newyorkese. Nell’articolo, Elujoba riporta 5 influencer del minimalismo: Klaus Micke, Moroccan Minimalism, Al Jackson, Takashi Fujita e Stefano Cirillo.
Cosa si legge nell’articolo
All’interno dell’articolo, il critico d’arte afferma: “Per me, una delle gioie facili di Instagram è la possibilità di seguire e smettere di seguire gli account a mio piacimento. Ogni settimana, mi radico in una parte specifica del mondo attraverso il mio schermo. E così questo mese ero a Brooklyn, ma il mio Instagram era completamente norvegese, pieno di fiordi, gole e cieli vasti e scuri con bellissime aurore boreali tramite account come @norwegianfjords e @mittnordnorge”. Continua spiegando la sua scelta di guardare all’arte minimalista: “Di tanto in tanto, decido di seguire modelli di design o movimenti artistici anziché luoghi. Recentemente ho approfondito il minimalismo. Poiché i principi di questo stile sono semplici, chiari, diretti (rimuovi il disordine, lascia l’essenziale), la maggior parte degli account che ho trovato erano ripetitivi – senza molto di cui scrivere. Ma dopo aver perfezionato il mio ‘pubblico da seguire’, ho trovato persone con caratteristiche visive distintive. Ecco cinque account conformi al modello del minimalismo, pur parlando chiaramente con il proprio stile unico e riconoscibile”.
Le parole di Yinka Elujoba per Stefano Cirillo
Per ogni artista che ha citato nell’articolo, Yinka Elujoba ne ha tratteggiato le caratteristiche e per il molisano Stefano Cirillo si è espresso con lodevoli parole: “Si scopre che un collage di oggetti della vita reale (ombre, porte, nuvole) ed elementi illustrati (scale, cartelli, scale) può finire come arte minimalista. La cronologia di Stefano Cirillo lascia a bocca aperta. No, davvero, provalo: vedi se riesci a dire quali parti delle immagini sono state prese dalla vita reale e quali sono state illustrate. Mentre la forza di Cirillo può, a prima vista, sembrare essere il suo abile uso di colori insoliti ma luminosi, la sua brillantezza è nella gamma di emozioni che è in grado di evocare con scenari fabbricati. Ad esempio, questa immagine, con l’ombra obliqua del lampione e le pareti ruvide e granulose, è come un riassunto dell’estate in una piccola città europea. Ti viene voglia di andarci.”