Castrum è un nuovo progetto nato dalla collaborazione tra l’Associazione culturale sportiva giovanile Olimpia di Ortona (CH) e l’amministrazione comunale di Monacilioni.
Il laboratorio, nel paese molisano, si è tenuto ieri sabato 11 settembre alle 16.30 nel centro storico di Monacilioni: tutto ha preso il via dall’ex comune, sede del campus didattico in via Don Vincenzo Ambrosiano. Il pubblico è stato guidato dai ragazzi in un percorso alla scoperta della storia, della fede e delle tradizioni del paese.
La forza di questo progetto risiede nella volontà dei giovani di Monacilioni che sono stati i protagonisti di questo laboratorio teatrale con l’obiettivo di valorizzare la storia del borgo molisano.
La performance ha compreso una visita guidata-spettacolo composta da racconti sulle dominazioni storiche, sulla fede e la devozione per Santa Benedetta Martire.
Il connubio fede e storia è, infatti, un tratto caratterizzante della storia dei borghi molisani, dove il sentimento religioso è diventato esso stesso storia e tradizione.
Per completare il quadro culturale di Castrum, i 20 ragazzi coinvolti nel progetto hanno guidato gli spettatori anche alla scoperta di monumenti e del dialetto locale. Due risorse importanti per mantenere vive le tradizioni che permette una continuità culturale e storica importante per un piccolo borgo molisano che vive di racconti tramandati da generazione in generazione.
Per dare un tocco di originalità, i ragazzi hanno realizzato delle magliette con stencil, indossate durante la performance, per riflettere sul loro rapporto personale con il paese.
Castrum è stato accolto con entusiasmo dal sindaco di Monacilioni, Michele Turro, fiero di aver colto l’occasione per rendere protagonisti i ragazzi nella valorizzazione del territorio e della cultura locale. Inoltre, la direzione artistica dell’evento è stata affidata a Maria Luisa Orlandi, esperta di teatro ambiente ed archeologia sperimentale, coadiuvata dalla poetessa Annamaria Di Lorenzo che ha curato la sezione di ricerca poetica.
L’arte teatrale, dunque, incontra la storia, la tradizione, la poesia e la fede: un modo per affermare le radici e l’affetto nei confronti dei giovani, i primi a sentire l’esigenza di essere protagonisti di progetti culturali e mettere a disposizione del pubblico un tesoro culturale da custodire nel tempo.
Federica Prezioso