Quattro i volti scelti da ‘Io Donna’, il settimanale femminile del Corriere della Sera, per raccontare la storia di chi ha investito in agricoltura per rilanciare il Made in Italy: tra queste c’è la 26enne di Baranello, Federica Palazzo. Nel numero in edicola da ieri, sabato 22 agosto, figura così la storia di una giovane molisana che oltre ad essere approdata sul panorama nazionale fa onore alla piccola regione, oltre ovviamente che al gentil sesso.
In posa per Giovanni Hanninen, fotografo della rivista, Federica scruta l’orizzonte con i piedi su una botte di vino, il prodotto che gli antenati della 26enne esportavano fin dagli anni 30’- 40’ in Germania.
A ‘Io Donna’ Federica racconta la sua storia, simile per molti versi a quella di tanti altri giovani molisani. A 19 anni decide di proseguire gli studi fuori regione. Disegno industriale, il settore in cui si specializza. Con una laurea sotto al braccio le propongono presto un’assunzione, ma Federica sceglie di tornare e investire le sue competenze nell’azienda di famiglia, che in quel periodo senza la “certificazione Dop e i finanziamenti europei sarebbe fallita”.
Quello che Federica ha imparato all’università però non basta e la 26enne, nel piccolo paese alle porte di Campobasso, con l’aiuto della Confederazione italiana agricoltori, torna a studiare da ‘imprenditrice agricola’. Nel frattempo arrivano i fondi europei e l’azienda può essere ristrutturata.
Come in Molise tutti ben sanno l’azienda della famiglia Palazzo oltre al classico “vino da tavola” produce un “pregiato Falanghina e una corposa Tintilia” e Federica non deve rinunciare nemmeno alla sua passione per il design. “Con la tesi di laurea – racconta la giovane al femminile del Corsaro – ho dimostrato che dai sedimenti del mosto si ricavano pastelli e un cartone adattissimo al packaging per le bottiglie di vino”.
Insieme a lei sulle pagine nazionali altre tre storie di chi per amore e passione ha dedicato la propria vita al rilancio dell’agricoltura.
Volti di imprenditrici giovani che ad ottobre saranno all’Expo per il summit dei coltivatori. Specchio di un’Italia che resiste scegliendo di tornare alle tradizioni e di un Molise in cui sono spesso le donne a essere le figure più tenaci e determinate del mondo dell’imprenditoria locale.
f.a