Lo scorso 18 settembre 2021 il Castello Monforte di Campobasso ha ospitato il nuovo spettacolo interpretato dagli allievi della Compagnia Stabile del Molise dal titolo “Dante in lowfield”, con la regia di Antonio Ligas.
Tra gli interpreti di questo viaggio che ha trasportato il pubblico nei versi della Divina Commedia troviamo Paola Cerimele, Raffaello Lombardi, Alisia Ialicicco, Andrea Cerullo, Giada Di Palma, Roberta Fanzini, Sara Ferrigno.
Dante in lowfield è la raffigurazione dei canti dell’inferno della Divina Commedia in una versione originale, rappresentando in chiave contemporanea i personaggi e le vicende che vengono evocate nei vari passi dell’opera dantesca. Partendo dal primo canto con la presentazione di Virgilio, lo spettacolo proietta sin dall’inizio il pubblico in un contesto di anime perdute, oscure e cupe grazie alla sapiente interpretazione degli attori. In particolare, la scuola della Compagnia Stabile del Molise ha concentrato il proprio percorso anche sullo studio del movimento di scena. A dirigere questa fondamentale parte dello spettacolo è Alisia Ialicicco, insieme a Sara Ferrigno e Roberta Fanzini. Il movimento di anime che danzano apparentemente senza meta è alla base dell’intero spettacolo. Inoltre, l’originalità di Dante in lowfield si nota anche dalla semplicità della scenografia che si compone solo di una pedana, un paio di scale e alcune sedie. Il ruolo di questi semplici elementi era quello di dare la possibilità agli interpreti dei vari personaggi storici che si susseguono nei canti di emergere e levarsi in alto rispetto al resto della scena. D’altronde sono le storie di questi personaggi che aiutano nell’interpretazione letteraria dell’opera, rivivendo l’incontro con i poeti antichi, con Farinata degli Uberti, Pier della Vigna, Brunetto Latini, Ulisse e il Conte Ugolino. Questi ultimi due personaggi sono stati interpretati rispettivamente da Paola Cerimele e Raffaello Lomabardi.
Dante in lowfield si basa su un percorso storico e scenografico molto coinvolgente. La cornice del castello Monforte di Campobasso aiuta a immergersi nel contesto dello spettacolo, sia per la parte storica che per la parte scenografica. Per ogni canto che è stato rappresentato la scena si riempie di anime, di personaggi e giochi di movimento. Non sono mancati, infatti, momenti di particolari effetti scenici, tali da sembrare di entrare nel vivo della storia e di guardare con gli occhi del poeta. Nonostante la fondamentale parte storica, Dante in lowfield ha portato in scena un’interpretazione dei testi anche in chiave contemporanea: inedita la parte iniziale in cui il canto viene eseguito in versione rap, esprimendo l’idea di un inferno moderno fatto di anime perdute nella fluidità delle relazioni.
Le musiche di Clara Galuppo al sassofono ed Enrico Maria Valerio alle percussioni hanno accompagnato gli attori in questo viaggio nell’inferno dantesco. Suspense e ritmo sono stati elementi fondamentali per confermare una piacevole scoperta di uno spettacolo che ha saputo coniugare mistero e poesia.
Dante in lowfield è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Campobasso, insieme al Comune di Montagano e, soprattutto rientra nel progetto del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che ha il compito di elaborare un programma culturale relativo all’opera e ai luoghi legati alla figura del sommo poeta. Una prova per il Molise che si fa di nuovo protagonista di eventi artistici nazionali.
Federica Prezioso