A Civitacampomarano la street art è nuovamente di casa: ritorna Cvtà

Nonostante le difficoltà legate alla pandemia, pur di ritornare a respirare un po’ di normalità e incrociare gli sguardi di artisti internazionali, nel piccolo borgo molisano ci saranno gli artisti Cristian Blanxer & Victor García Repo (17-24 giugno) e Thiago Mazza (1°-7 luglio).

Lo scorrere delle ore e dei giorni, misurazione del tempo che l’uomo si è dato convenzionalmente nella sua vita, è una percezione individuale che varia nell’intimo di ciascuna persona. A Civitacampomarano, un grappolo di case arroccate e scolpite sulla pietra arenaria in provincia di Campobasso, in Molise, che conta meno di trecento abitanti, il tempo scorre diversamente perché giovani e anziani vivono in sinergia il presente del loro paese e perché il futuro, qui, è un’incognita tra chi parte e va via per lavoro e chi abbandona questa vita.

Per questo, nonostante la pandemia e gli effetti collaterali come lockdown, zone rosse e difficoltà di spostamento e organizzazione, Cvtà Street Fest, ideato nel 2016 dall’artista Alice Pasquini, anche quest’anno torna, seppur sotto una veste differente e non vero e proprio festival di street art. Dopo l’edizione 2020, infatti, che ha visto coinvolta la comunità con l’installazione di opere coordinate via Zoom dagli artisti a distanza, quest’anno gli organizzatori hanno deciso di raccogliere energie e sforzi per chiamare in Molise gli artisti Cristian Blanxer assieme a Victor García Repo e Thiago Mazza, in due sessioni differenti: gli spagnoli sarà a Civitacampomarano dal 17 al 24 giugno, mentre il brasiliano lavorerà dal 1° al 7 luglio.

Spagna, Brasile e un piccolo paese che funge da fulcro per una nuova rinascita artistica e personale: «Il Paese Sudamericano è stato uno dei più messi in ginocchio a causa del Covid-19 così come l’Italia e la Spagna all’inizio della pandemia – spiega Alice Pasquini – Civitacampomarano ha vissuto due mesi di zona rossa a inizio 2021 con solamente i negozi alimentari aperti e l’insegna della farmacia accesa: qui il coronavirus è arrivato, con 30 casi che in una popolazione ristretta equivale al 10 per cento, sono morte due persone, ma immaginate la preoccupazione per i residenti anziani. Così con questi spiragli di normalità all’orizzonte, abbiamo voluto riportare quella che è diventata la “normalità” di questo borgo, la street art è di casa e abbiamo scelto due artisti che possono vivere anche loro questa esperienza come ripresa della propria vita artistica ed espressiva».

L’identità peculiare del luogo, a cui si aggiungono i suoi simboli storici e culturali e antropologici, saranno l’ispirazione per i due artisti. Cristian Blanxer modella i suoi volti intersecando e sovrapponendo armoniosamente le silhouette dei lineamenti facciali con paesaggi naturali, urbani oppure onirici. Thiago Mazza, attratto da composizioni colorate sospese tra flora e fauna, studierà la vegetazione di Civitacampomarano per realizzare la sua opera. Opere site-specific che si inseriscono di fatto in una pinacoteca già ricca e attrattiva non solo per turisti, ma per gli stessi artisti internazionali: le mura esterne delle abitazioni del paese, ora screpolate, ora nuovamente frizzanti, negli anni hanno alimentato un pellegrinaggio innescando visite guidate per veri appassionati.

Questa edizione sui generis è stata organizzata dall’associazione culturale CivtArt con la partecipazione della proloco Vincenzo Cuoco e il Comune di Civitacampomarano. Fondamentale, inoltre, è stato il contributo degli sponsor – Lulli Oil Distribution, Albanese Perforazioni, Centro Allarme Molise, Neoon e Ipd Sistemi Edili – che mai come quest’anno hanno creduto nell’importanza di realizzare un doppio evento che riportasse nel borgo molisano un po’ di serenità e spensieratezza.

Alice Pasquini, rispondendo sei anni fa all’appello di un gruppo di giovani animatori di una cittadina semiabbandonata in provincia di Campobasso, ha scoperto che si trattava Civitacampomarano, città di origine della sua famiglia materna. Da allora, instancabilmente, ha coinvolto colleghi street artist di ogni parte del mondo, impegnandoli nella libera interpretazione della ricostruzione artistica della bellissima cittadina: «Ogni anno ci sono meno persone, la natura si riappropria degli spazi e ciclicamente i residenti abbandonano le vecchie case pericolanti per andare nella zona nuova. Luoghi così sono destinati a scomparire eppure con Cvtà abbiamo dimostrato che la comunità esiste e resiste. Da utopia si è trasformato in economia, sono arrivati turisti, cittadini stranieri hanno comprato casa qui, la volontà di fare Cvtà nasce perché ho visto la reazione degli abitanti, la loro resilienza è commovente».

La resilienza passa anche dall’arte. Una determinazione contro lo spopolamento, una forma di resistenza colorata e dai forti legami simbolici. È un modo di ripartire dal territorio e valorizzarlo contrastando l’abbandono e il degrado di una parte d’Italia spesso ingiustamente dimenticata. La street art si è appiccicata sulla pelle rugosa di Civitacampomarano e come ricorda la scritta “resiste” realizzata da Biancoshock durante la prima edizione, ci pensano ancora gli abitanti del luogo a ricordare a tutti che loro “esistono”.

BIO DEGLI ARTISTI

Cristian Blanxer, (www.cristianblanxer.com/) nato a Barcellona nel 1985, ha iniziato a lavorare come freelance e illustratore nel 2008 dopo essersi laureato in Belle Arti. Il suo spirito versatile gli ha fatto esplorare diversi stili e tecniche. La fame di scoperta di nuovi percorsi, la pennellata spontanea e l’intensità nella percezione del colore si riflettono in tutte le sue opere. La luce impressionista e il ritmo poetico definiscono il solco creativo di Blanxer. Cristian Blanxer ci mostra un lavoro in continua evoluzione: la maggior parte delle sue opere riproduce azioni umane, da situazioni ordinarie a situazioni più surreali e oniriche, ma lascia che le emozioni sorgano liberamente nell’osservatore;

Victor García Repo, (www.instagram.com/pierapapeltijera) è nato alla periferia di Barcellona nel ​​​​1981. Con i primi interessi artistici, nella sua preadolescenza ha iniziato a stretto contatto con i graffiti. Successivamente, dopo un decennio di formazione pittorica, si è interessato ai murales che gli hanno conferito una certa consapevolezza contestuale. Attualmente combina le sue opere a livello nazionale e internazionale con il suo lavoro di grafico nel suo studio, in Andalucía. Negli ultimi anni collabora mano a mano con Cristian Blanxer.

Thiago Mazza (www.thiagomazza.com.br/) è nato a Belo Horizonte nel 1984. Laureato in graphic design all’Università statale di Minas Gerais, è un autodidatta nel mondo della pittura, ha avuto contatti con i graffiti e poi ha iniziato a dipingere sui muri. Thiago è uno degli esponenti del muralismo contemporaneo brasiliano e ha partecipato ad alcuni festival di arte urbana come UpFest (Regno Unito), Stenograffia (Russia), Artscape (Svezia) e Vukovart (Croazia), IPAF (Messico) e CURA (Brasile). Il suo lavoro dialoga con la pittura classica, la street art e l’arte contemporanea. È noto nel panorama dell’arte urbana contemporanea per la sua maestria nella rappresentazione di fauna e flora, soprattutto tropicali. Il suo attuale oggetto di studio sono le piante tropicali, la loro struttura esuberante e il fogliame denso. Thiago Mazza porta in sé la natura, l’ingegno per trasmutarla e l’arte di portarci ad essa.

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