I primi ventuno sommelier dell’olio molisani si sono diplomati nella serata di lunedì 15 febbraio 2016, al termine dell’esame che ha chiuso corso di formazione, organizzato dalla sezione molisana della Fondazione Italiana Sommelier – Associazione Italiana Sommelier dell’Olio.
La serata di gala, al termine dell’esame, è stata una cena servita senza condimenti e durante la quale i neo-diplomati sommelier si sono potuti divertire nella scelta dell’olio da abbinare alle pietanze servite, potendo scegliere tra sessanta varietà diverse.
La cultura dell’olio di oliva ha accompagnato l’uomo nel corso della sua storia, diventando un vero e proprio patrimonio per l’Italia, secondo produttore europeo dopo la Spagna. Nel Belpaese, su una media produttiva di sette milioni di quintali di olio, l’80% viene prodotto nelle regioni meridionali.
“È stato un corso particolarmente proficuo – le parole di uno dei docenti, il romano Nicola Di Noia – per la qualità dei partecipanti. Hanno partecipato docenti universitari, professori dell’Agrario, laureati in Agraria, ma anche studenti delle scuole superiori e persone con diverse altre professionalità, impiegati e liberi professionisti, provenienti da altri settori. È stata una bella esperienza per i corsisti, ma soprattutto per noi docenti, perché abbiamo scoperto un territorio, quello molisano, davvero bello e interessante. I ventuno neo-diplomati sono i primi sommelier dell’olio e come Fondazione Italiana Sommelier siamo soddisfatti di essere stati i primi a portare questa nuova professionalità in una regione dalle mille risorse”.
“La risposta è stata eccezionale – il parere della presidente della sezione molisana della Fondazione Italiana Sommelier, Dora Formato, tra i ventuno neo-diplomati – considerando che la nostra associazione si muove sul territorio da poco più di un anno. Stiamo portando una nuova cultura nella nostra regione, qualificando tante persone, che si sono avvicinate alla Fondazione Italiana Sommelier, al fine di accrescere il proprio bagaglio culturale, indispensabile anche per aprirsi nuove strade e occasioni professionali. Il concetto di qualità di questo prodotto – ha evidenziato Dora Formato – fino a poco tempo fa non era ancora molto chiaro e l’analisi organolettica finalizzata alla descrizione dell’olio in qualche modo passava in secondo piano. Il compito che abbiamo fatto nostro è stato proprio quello di spiegare e promuovere l’analisi sensoriale “generando” dei veri e propri esperti della materia: i Sommelier dell’Olio”.”.
I ventuno sommelier dell’olio, i primi della regione Molise: Nicola Cefaratti, Elisa De Arcangelis, Antonio De Cristofaro, Gabriele Di Blasio, Carmela Di Domenico, Lina Di Domenico, Dora Formato, Raffaele Formato, Luigi Iarossi, Emilio Martino, Serena Niro, Federica Ortuso, Francesca Ortuso, Michele Paduano, Angelo Panarese, Pasquale Pizzuto, Raffaele Quici, Rosanna Ramacciato, Ettore Rispoli, Martina Schiavone, Libero Spadaccino.
I docenti del corso sono stati Nicola Di Noia, Fausto Borella, Adriano Raiano e Stefania Mastrofrancesco.
“Le attività della Fondazione Italiana Sommelier in riferimento all’olio – ha precisato il vice-presidente della sezione molisana, Gabriele
Di Blasio – proseguiranno, perché l’idea è quella di sviluppare una carta degli oli molisani, una idea per portare all’esterno una delle risorse più importanti del Molise. Oltre al corso di sommelier dell’olio, stiamo lavorando anche per attivare i corsi per sommelier di vino e altre iniziative, tutte mirate alla valorizzazione delle risorse del territorio e delle professionalità presenti nella ventesima regione d’Italia”.
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