GIUSEPPE FORMATO
Un anno fa, l’8 luglio 2019, il doloroso addio. Sono trascorsi già dodici mesi dalla scomparsa di uno degli artisti più eclettici che ha avuto il Molise, il Maestro Domenico Fratianni, nato a Montagano, vissuto a Campobasso, città della quale era profondamente innamorato e tifosissimo della squadra di calcio, che amava seguire allo stadio, in tribuna, dove durante l’ultimo anno è stata assordante la sua assenza.
Domenico Fratianni era l’amico di tutti. Sempre col sorriso sulle labbra, amava passeggiare lungo Corso Vittorio Emanuele, laddove si soffermava a parlare con tutti e di tutto.
Fratianni portava il Molise nel cuore e lo conduceva in giro nelle sue mostre. La sua ultima esposizione a Matera, invitato in occasione delle iniziative legate a ‘Matera, Capitale Europea della Cultura 2019’.
L’essere l’unico molisano invitato lo rendeva orgoglioso. Il malore proprio durante l’inaugurazione di una mostra che aveva organizzato, come sempre accadeva, nei minimi particolari.
In Molise, e nel capoluogo in particolare, aveva fondato la Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea Città di Campobasso, una kermesse che godeva dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. La nona edizione era stata dedicata ai 300 anni di Paolo Saverio Di Zinno, in occasione dell’uscita straordinaria dei Misteri in quello storico 2 dicembre 2018, pochi giorni prima di festeggiare gli 80 anni.
Col Maestro Domenico Fratianni si poteva parlare di tutto: dallo sport, alla politica, all’attualità e, ovviamente, era onnisciente sulla Storia dell’Arte, insegnata per tanti anni.
Da giovane anche uno sportivo apprezzato: di ruolo portiere. Il suo nome è legato alla ‘Su&Giù’, la corsa podistica non competitiva organizzata dalla Virtus Campobasso e della quale disegnava, da anni, la medaglia consegnata a tutti i partecipanti. Aveva associato il suo nome anche ad alcune edizioni di ‘Vivi la tua Città’, la notte bianca della città di Campobasso, che per un lustro ha portato tra le vie del centro cittadino migliaia di persone.
Negli ultimi anni, diversi i riconoscimenti: nel capoluogo toscano, nel 2017, nelle sale di Palazzo Vecchio, con l’opera ‘Caronte in arrivo’ si aggiudicò il 35° Premio Città di Firenze; nel 2015, a Lecce, fu insignito del Premio ‘Rubens Pieter Paul’.
Domenico Fratianni ha lasciato un’orma indelebile nella storia del Molise. Apprezzato in tutta Italia, del Maestro, per chi lo ha conosciuto, resta il suo proverbiale sorriso. Ma, soprattutto, per la storia di questa regione restano le sue innumerevoli opere: un tesoro di cui il Molise può e deve andarne fiero.