Per la sezione Paesi in lungo, dedicata alle opere prime e seconde, con premio del pubblico, il vincitore sarà reso noto domani sul sito del Festival, al termine del conteggio delle schede. Per la sezione Frontiere – Premio Giuseppe Folchi, il concorso riservato ai documentari, la Giuria composta dal critico Federico Gironi e dai registi Simone Manetti e Paolo Pisanelli, ha aggiudicato il premio come miglior documentario a The Good Intentions di Beatrice Segolini e Maximilian Schlehuber per la capacità di raccontare una vicenda privata rendendola universale e mettendo in scena il rapporto tra chi filma e chi viene filmato in maniera armonica. Il film trasforma persone della vita reale dando loro carattere cinematografico e forza narrativa, evitando l’autocompiacimento della macchina da presa e sviluppando una terapia d’urto per risanare una situazione d’incomunicabilità familiare.
Il film racconta il ritorno a casa di Beatrice e della sua missione difficile: rompere il tabù che vige sulla violenza del padre. Ma parlarne con la madre e i fratelli maggiori non è semplice. L’argomento è delicato, tutti temono di ferire il padre assente, e presto l’intera famiglia comincia a mettere in dubbio le intenzioni di Beatrice.
Per la sezione dei corti internazionali – Paesi in corto, la giuria composta dalla studiosa e scrittrice Daniela Brogi, dalla critica cinematografica Marianna Cappi e dal regista Andrea D’Ambrosio, ha aggiudicato il primo premio per il miglior cortometraggio a Le Grand Bain della regista francese Valérie Leroy. Protagonista una giovane 30enne appena divorziata che si trasferisce in un quartiere popolare. Da ex campionessa, decide d’impartire lezioni di nuoto ai condomini, nel suo appartamento… senza piscina! Il Premio è stato assegnato Per la capacità di raccontare e rifondare, con coraggiosa delicatezza, un progetto di comunità a partire da un vuoto personale e collettivo.
La Giuria ha inoltre aggiudicato due menzioni speciali. Una a Mare Nostrum di Rana Kazkaz e Anas Khalaf. Due giovani autrici siriane naturalizzate francesi che a causa del conflitto nella loro terra sono state costrette a lasciare Damasco. Al centro della storia il dramma dei migranti lungo le coste del Mediterraneo dove un padre siriano prende una decisione che mette a repentaglio la vita della propria figlia. La Giuria ha assegnato il riconoscimento per l’intensità dell’interpretazione dei protagonisti e per la sua costruzione drammaturgica.
La seconda menzione è andata a Fantasia del regista finlandese Teemu Nikki per la capacità di usare il mezzo cinematografico come occasione ironica di ripensamento e di rottura dello spazio. Protagonista del corto è un ragazzo di campagna arcistufo di mangiare patate: sogna la pizza e vuole, ad ogni costo, portarla nella tavola dei suoi genitori… Per la sezione Percorsi. Corti italianila Giuria composta dai registi Alessandro Capitani e Elisabetta Pandimiglio e dalla scrittrice Valentina Farinaccio ha assegnato il primo premio per il miglior corto a Penalty di Aldo Iuliano per aver raccontato un tema sempre attuale, anche se molto rappresentato, in modo rigoroso, efficace e con il coraggio di un’estrema crudezza, che ne restituisce tutta la drammaticità.
Al centro del corto un gruppo di ragazzi che gioca a football nel bel mezzo del nulla con una posta in gioco che è molto più di una semplice vittoria.
La Giuria ha inoltre assegnato due menzioni speciali. Una per l’interpretazione a Gionatan con la G di Gianluca Santoni per la recitazione convincente e misurata del giovane protagonista.
Nel corto Gionata ha nove anni e gli occhi di un adulto. Nella sala d’aspetto del pronto soccorso attende che sua madre si faccia medicare.
Di nascosto, la sente mentire sul modo in cui si è procurata quelle ferite al volto. Con le caramelle in mano ed una terribile idea in testa, Gionatan decide di scappare.
La Giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale per la fotografia a Moby Dick di Nicola Sorcinelli per la fotografia avvolgente che si pone in contrasto col tema del racconto. Girato in Puglia, in mare aperto è l’incontro tra Bianca e una giovane donna clandestina, due viaggi paralleli che arrivano a sovrapporsi letteralmente, alla ricerca di una salvezza impossibile, a dispetto di un naufragio quasi certo. Il corto è stato premiato con il Nastro d’argento 2017.
Il premio del pubblico per i cortometraggi è andato, per la sezione internazionale, a Fantasia di Teemu Nikki e, per la sezione italiana a Vendesi di Antonio Benedetto.
Si conclude così la 15° edizione di Molisecinema che in sei giorni di svolgimento ha presentato tanti film, eventi e incontri con i protagonisti, coinvolgendo un foltissimo pubblico che ha partecipato a tutte le sezioni del programma.
Inizia, ora, la sezione itinerante: dal 14 al 16 Agosto a Campomarino; il 17 agosto a Venafro; il 18 agosto a Castelbottaccio. Inoltre, dal 29 agosto al 3 settembre organizzerà la seconda edizione della rassegna ‘Noi e gli Altri’, con l’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso, rientrante nel cartellone ‘Serate d’Agosto… a Campobasso 2017’, che si terrà a Villa de Capoa a Campobasso.
Il Festival è diretto da Federico Pommier Vincelli. E’ promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dalla Regione Molise, e dal Comune di Casacalenda, in collaborazione con i Comuni di Campobasso, Venafro, Castelbottaccio, Campomarino. Ha il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Croazia in Italia.
Collaborano, inoltre, le aziende La Molisana, Biosapori, La Fonte Nuova, la cooperativa Nardacchione, cooperativa Koinè, l’occhialeria di Fonzo. Tra i partner Afic, Mymovies, L’Image, Kalenarte, Maack, Il Festival di Diritti di Todi, Roma Web Fest, la Fondazione Caradonio di Blasio.