La mozione Renzi-Martina si è affermata in Molise col 74% dei voti, la mozione Orlando si è fermata al 15%, quella proposta da Emiliano ha totalizzato l’11% dei voti espressi.
“Il voto – il commento del segretario regionale Micaela Fanelli – testimonia soprattutto che il PD, anche in Molise è vitale. Per dirla con Andrea Romano, è una comunità matura. Siamo un partito che dialoga. Che si confronta. Che vota e, democraticamente, decide, in base a regole chiare e certe. Non è da tutti anzi, è un’eccezione. Anche a livello regionale è netta l’affermazione della mozione Renzi-Martina. Di questo risultato sono naturalmente molto soddisfatta, considerando che ne sono la coordinatrice regionale. Ma l’elemento che più di dà soddisfazione, come segretario regionale, è il fatto che abbiamo messo in campo un percorso e un metodo decisamente valido e riconosciuto – dice ancora la Fanelli – In una settimana e mezzo di incontri presso i circoli in ogni angolo del Molise il PD ha dimostrato tutta la sua vitalità, al sua ricchezza: la voglia di discutere, di confrontarsi. E di votare, scegliendo democraticamente e con regole scritte i propri leader. Mauro Calise lo sottolinea oggi nel suo editoriale su Il Mattino: si tratta di un patrimonio di cui tutti gli italiani, e non solo gli aderenti e i simpatizzanti del PD, dovrebbero essere gelosi. È un modello che sopravvive al partito del capo e del padrone”.
“Anche i numeri della partecipazione – prosegue Micaela Fanelli – sono del tutto incoraggianti, in linea con quelli registrati nel 2013, sempre al confronto con la partecipazione e il voto riservati agli iscritti. Oltre millecento persone si sono recate alle urne in tutto il Molise, nei quasi sessanta seggi allestiti presso altrettanti circoli. Nessun altro partito italiano può vantare questi metodi: è la nostra forza, iscritta nel nostro DNA. Adesso la parola passa alle primarie, dove possono votare e partecipare tutti, non solo gli iscritti al PD. Com’è noto le primarie aperte si svolgeranno il 30 aprile. La macchina organizzativa per mettere in piedi l’evento, per organizzare i gazebo, reclutare i membri dei seggi in tutto il Molise, è già pienamente attiva”.
“Ci aspettiamo – conclude Fanelli – ancora una volta un grande entusiasmo. E che vinca il migliore. Intanto ringrazio tutti i volontari del partito che si sono mobilitati per garantire il perfetto svolgimento delle operazioni in così poco tempo. E ringrazio chi ha partecipato e che, sono certa, rappresenterà il lievito necessario per la fase due, quella aperta a tutti”.
“Il risultato del congresso in Molise, in vista delle primarie per la segreteria nazionale, ci porta ad essere – il commento del consigliere comunale Giose Trivisonno, capogruppo del PD a Palazzo San Giorgio – la quarta regione in Italia con il consenso più alto per Michele Emiliano. La prima fase congressuale, dunque, si chiude con l’obiettivo raggiunto di ammissione alla consultazione del 30 aprile: adesso è il momento, per tutti quei cittadini che, seppur non tesserati, hanno a cuore il centrosinistra, di far sentire la propria voce e lavorare per un Pd che sia aperto, plurale e punto cardine della coalizione di centrosinistra”.
“Il PD deve tornare ad essere punto di riferimento per i cittadini, in Molise ed in Italia. Il 30 aprile – continua Trivisonno – la voce di ogni simpatizzante conterà per costruire questo percorso. La disaffezione al PD, dovuta ad una conduzione autoreferenziale e poco democratica, sia in Molise che in Italia, si evidenzia nel dato più emblematico di questa fase del congresso: la scarsa affluenza degli iscritti ben sotto il 50% degli aventi diritto. La stanchezza dei nostri militanti, con Michele Emiliano, si trasformerà in entusiasmo e speranza. La distanza fra partito e cittadini va colmata con l’ascolto, il dialogo e la coerenza. Renzi e Fanelli non sono in grado di raccogliere questa sfida”.