Quando il medico, l’infermiere e i due autisti soccorritori di Molise Emergenza sono arrivati sul posto era già troppo tardi per trasportare la mamma al Cardarelli di Campobasso: il bambino aveva troppa fretta di nascere. E così è stato, l’équipe si è trovata “sostituire” il ruolo delle ostetriche per far nascere il piccolo.
L’emozione, il parto e il taglio del cordone ombelicale: tutto avviene in pochi minuti. Poi la corsa verso il Pronto Soccorso di Campobasso. Al nosocomio del capoluogo erano stati preventivamente allertati il reparto di ginecologia e quello di neonatologia.
Quando l’ambulanza arriva a sirene spiegate all’ingresso del Cardarelli sono tutti pronti ad accogliere la mamma, che nella meraviglia più generale e con una buona dose di paura, si è trovata a dover affrontare un parto in casa. All’ingresso del Pronto soccorso anche il primario di neonatologia con la termoculla per sistemare la piccola.
“Una gratificazione immensa constatare che l’approccio multidisciplinare ha funzionato all’unisono”, racconta un soccorritore, mentre dalle sue parole trapela l’emozione nell’aver assistito alla nascita di una nuova vita.
Mamma e figlio, attualmente ancora al nosocomio del capoluogo, stanno bene, mentre questa storia a lieto fine sembra lenire, seppur solo per un attimo, un drammatico contesto della sanità molisana alle prese con una spending review, fatta troppo spesso sulle spalle della salute dei cittadini.
fab.abb.