Un intuito investigativo che ha dato ragione ai militari che hanno rintracciato e perquisito l’uomo alla fermata di Vinchiaturo. Un controllo avvenuto in maniera serena, mentre i segni di insofferenza del malvivente sono arrivati alla notizia di doversi sottoporre ad accertamenti clinici presso l’ospedale Cardarelli.
Dall’esito della Tac è venuta ben presto fuori la verità, tra l’altro subito dopo confessata dall’uomo ai Carabinieri. L’analisi ha infatti evidenziato la presenza “nell’ampolla rettale, di un corpo sacciforme riferibile a corpo estraneo”.
45 i grammi di stupefacente sequestrato destinati alla ‘piazza’ del capoluogo e ai comuni limitrofi che, avrebbero fruttato tra i 4 mila e i 5 mila euro allo spacciatore. Una cifra che sarebbe oscillata anche in base al grado di purezza della droga, che ora sarà accertato dalle analisi dell’Arpa.
“Una quantità – ha detto il Capitano della Compagnia di Campobasso Roberto Petroli – sostanziosa per il capoluogo che viene rifornito dalle vicine regioni della Campania e Puglia, ma anche un modo di occultare le sostanze psicotrope sempre più diffuso”.
Intanto in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, il 50enne difeso dall’avvocato Giovanni Santoro è stato condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.