Negli uffici della Protezione Civile l’allerta resta alta sia per le scosse che hanno generato panico tra la popolazione, sia per l’emergenza neve che in questi giorni nonostante la paura ha costretto i cittadini a restare a casa. Sempre Frattura fa sapere come i controlli siano stati allargati a tutti gli edifici pubblici e non solo alle scuole e come sia in ballo l’idea di poter avviare, unitamente all’Ordine dei Geologi, l’Istituto di Geofisica e la Protezione civile, “un tavolo tecnico per valutare scientificamente gli avvenimenti in modo – dice Frattura – da non dare dati statistici, ma un’analisi scientifica”.
I terremoti non sono prevedibili (perché se lo fossero i giapponesi sarebbero certamente all’avanguardia nel campo nda), ma la situazione deve essere monitorata e studiata. Si tratta di un dovere morale che nonostante tutto cozza con una scienza che nel settore, almeno al momento, non riesce a fornire risposte certe.
Inutile negare, e Frattura non lo fa, come la faglia appenninica preoccupi esperti e non, ma il panico in situazioni simili non serve.
Sulla chiusura delle scuole il numero uno del Molise si rimette poi alla coscienza dei sindaci che devono “certificare la totale assenza di danni”.
fab.ab