Con la luce del giorno inizia la conta dei danni dopo le due forti scosse di terremoto che ieri, 16 agosto, hanno avuto come epicentro Montecilfone.
A notte fonda è stato chiuso, in via precauzionale, il viadotto del Liscione, che è stato interdetto al traffico dal territorio di Castelbottaccio a Larino. L’alternativa è la vecchia statale 87.
La chiusura è avvenuta in via precauzionale, mentre questa mattina proseguireanno i controlli relativi ai piloni del viadotto, così come quelli della diga, vera sorvegliata speciale dopo la prima scossa.
Alle sette di questa mattina la prima riunione tra il governatore Toma e i tecnici della Protezione civile, mentre sono partite anche le squadre della Regione che, insieme ai Vigili del Fuoco e ai tecnici dei diversi Comuni, hanno già iniziato a perlustrare gli edifici dei centri più vicini all’epicentro, con l’obiettivo di stilare la lista dei danni e, stabilire se i cittadini possano far rientro nelle proprie abitazioni.
Anche i tecnici della Provincia di Campobasso, stanno effettuando i controlli su strade e viadotti di competenza, con l’obiettivo di garantire un maggiore livello di sicurezza alla popolazione.
A Montecilfone, i cittadini hanno trascorso la notte nella scuola materna, nuova e antisismica. Il sindaco, Franco Pallotta, ieri sera aveva fatto richiesta di brandine, che sono poi state consegnate dalla Protezione Civile, per consentire, soprattutto agli anziani, di poter riposare.
Ad Acquaviva Collecroce il sindaco ha messo a disposizione il campo sportivo per tutti coloro che non hanno voluto passare la notte a casa, mentre a Larino, è stata disposta l’apertura straordinaria della palestra comunale di via Santa Chiara e del campo sportivo, dove pure in molti si sono radunati.
A Guglionesi alcuni anziani, che non potevano far rientro nelle proprie abitazioni, hanno passato la notte nella casa di riposo di Larino. Mentre sulla costa molti gestori dei lidi hanno messo a disposizione i lettini della spiaggia per poter passare la notte.
Proprio le ore notturne sono state caratterizzate da una serie di scosse di assestamento di bassa intensità. Di tre gradi, invece, quella registrata intorno all’una e due minuti.
Ininterrotto in queste ore il lavoro dei volontari, dei Vigili del Fuoco e di tutti coloro che fanno parte della macchina dell’emergenza.