Teresa Musacchio la molisana scampata alla tragedia del Rigopiano ai microfoni della ‘Vita in diretta’. “Erano pronti alle emergenze, ma il terremoto ha generato l’imprevedibile”

Mentre tutta l’Italia segue con trepidazione le operazioni di soccorso all’Hotel Rigopiano, in Abruzzo, dove una slavina, forse a causa del terremoto, si è abbattuta sulla struttura ricettiva, Teresa Musacchio, giovane e bellissima ragazza originaria di Campomarino ma residente a Campobasso, racconta ai microfoni de ‘La vita in diretta’, il programma pomeridiano di Rai Uno, la sua esperienza nell’Hotel che si è conclusa lunedì scorso, nemmeno due giorni prima che la furia della natura si catapultasse contro la struttura ricettiva a 1300 metri di altezza.

Teresa, fotomodella di 26 anni e fidanzata di Albino Fazio, giocatore del Campobasso calcio, si trovava in quel resort per trascorrere qualche giorno di vacanza, per fortuna terminata prima della tragedia.

“Lunedì racconta la ragazza ai microfoni della Vita in Diretta (che in contemporanea vengono postati sui social dal fotoreporter Gino Calabrese)per andare via è stato necessario l’intervento di  due spartineve, che ci hanno permesso di scendere a valle scortati anche dalla Polizia Stradale”. In tutto, quel giorno, le persone che hanno abbandonato la struttura insieme a Teresa e ad alcuni suoi amici sono state una decina.

Qualche momento di paura all’interno dell’Hotel si era già riscontrato, anche per i continui black out. “Anche io una volta sono rimasta in ascensore perché è andata via la corrente, – dice – ma l’ascensore era predisposto per raggiungere il piano meno uno, ovvero il piano del centro benessere”.

Un po’ di preoccupazione quindi subito rientrata dalle rassicurazioni di chi lavorava nella struttura.

“Erano pronti all’emergenza, – racconta ancora la ragazza in diretta nazionale dal capoluogo – l’atmosfera era abbastanza controllata, ecco perché credo che un simile evento sia stato scatenato dall’imprevedibilità del terremoto”.

Teresa parla e fa il nome del ragazzo ancora disperso che lavorava alla reception dell’albergo e di altri ospiti della struttura, a cui ovviamente ora va il suo pensiero e la sua speranza affinchè  insieme a tutti gli altri dispersi, possa essere ritrovato ancora in vita.

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