“Tragedie come questa possono solo far riflettere sul senso della vita. Una riflessione amara che non può essere accompagnata da una spiegazione logica e, a chiedersi il “perché” di un simile avvenimento, questo pomeriggio nella Cattedrale di Campobasso erano in tanti per le esequie celebrate da don Michele Tartaglia. Tutti quelli che conoscevano Concettina Di Soccio, l’infermiera del Cardarelli scomparsa nell’incidente di ieri pomeriggio, mercoledì 27 luglio 2016, sulla Statale 87 all’altezza di Vinchiaturo, nei pressi del Ristorante ‘Netta’. A perdere la vita in quel terribile scontro anche l’ex sindaco di Cercepiccola, il 77enne Franco Valletta, i cui funerali pure sono stati celebrati nella medesima ora nel paese di origine.
Una scia di sangue e soprattutto di dolore per chi resta e continuerà a chiedersi semplicemente “perché”, forse per sempre.
Concettina, 55enne del capoluogo, quando ha incontrato il suo terribile destino era in servizio. Caposala nel reparto Infettivi, l’infermiera stava andando a prestare assistenza medica ai migranti. Di loro Concetta conosceva storie e drammi e i suoi occhi azzurri e il suo sorriso ogni giorno erano pronti a confrontarsi con i meno fortunati, con chi scappa dalla propria terra in cerca solo di un po’ di serenità e una vita dignitosa.
Ieri però qualcosa è andato storto e le è stato impossibile alleviare, anche solo con una parola di conforto, chi la attendeva. Ieri tutto si è capovolto in quel terribile e atroce schianto.
Concetta è stata cosciente fino all’ultimo, quando il suo pensiero, da madre qual’era è andato ai suoi figli. Di quel rapporto unico restano le foto su Facebook, ma soprattutto restano impressi a chi la conosceva i sorrisi di quando parlava di loro.
A tutta la comunità rimane, invece, l’esempio di una donna forte che nel lavoro sapeva dosare bene professionalità e umanità. Resta il ricordo indelebile e il dolore di un “perché” a cui è davvero impossibile dare una risposta.