Mentre alcune indagini sarebbero ancora in corso, altre posizioni sono state archiviate su 36 procedimenti aperti,uno per ogni consigliere.
I reati contestati sono peculato e appropriazione indebita e in tre casi le cifre del danno procurato alla collettività non sono affatto irrisorie, in due casi si parla di 200 mila e in un altro di 40 mila euro. Per gli altri cinque per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, invece, le somme sono più contenute.
Si tratta di reati che gli ex consiglieri e anche alcuni attuali esponenti di palazzo Moffa avrebbero commesso facendosi rimborsare spese sostenute a prescindere da loro ruolo istituzionale. Viaggi all’estero, ma anche pranzi e cene pagate dai contribuenti molisani sono finite così nel mirino della Guardia di Finanza e del pm Nicola D’Angelo.