Non si fermeranno, però, le indagini condotte dalle forze dell’ordine in merito alla denuncia per la scomparsa di Salluzzi, ricevuta dai familiari dell’uomo. Gli inquirenti hanno inoltre fatto sapere come, in caso dovessero emergere nel corso dell’indagine nuovi elementi, le attività di ricerca saranno riprese immediatamente.
Solo ieri le ricerche dell’83enne si erano spostate nella zona di Frosolone e in tutti questi giorni a essere controllati in lungo e in largo dagli oltre 45 soccorritori erano stati ben 340 ettari di terreno. Una zona vastissima dalla quale, nonostante tutto, non era emerso alcun particolare indicativo per il ritrovamento dell’anziano.
Lo scorso martedì Salluzzi, pur conoscendo bene la zona dove spesso si recava insieme al figlio, lavoratore in una ditta boschiva, potrebbe aver perso l’orientamento a causa della fitta nebbia che avvolgeva la montagna e i disturbi alla vista e all’udito di cui soffriva di certo non lo avranno aiutato nel ritrovare la strada.
Giorno dopo giorno e, ormai minuto dopo minuto, le speranze di ritrovare Antonio Salluzzi sembrano essere svanite nel nulla. A questo punto si ipotizza che l’anziano possa essere caduto in qualche dirupo o anche in qualche laghetto presente in zona, aree su cui tra l’altro si sono concentrate le ricerche, purtroppo senza alcun esito.