Solo qualche tempo fa il trentenne si era presentato a casa dell’anziano signore in giacca e cravatta facendogli credere che il genero, dopo un incidente stradale si trovava in un carcere del Nord Italia e per accelerare le procedure di rilascio, erano necessari 2 mila euro. Soldi questi che aveva subito intascato dal malcapitato al quale aveva fatto perdere ben presto le proprie tracce.
Nel secondo caso il truffatore ha invece raggirato la vittima presentandosi alla porta della 78enne fingendo di dover effettuare alcuni controlli a causa dello scoppio di una tubatura che aveva generato la contaminazione dell’acqua. Aveva così suggerito alla donna di riporre gli oggetti in oro e il denaro che aveva in casa all’interno di una busta in plastica per metterli al sicuro, ma dopo qualche minuto era scappato a gambe levate con il medesimo involucro.
Episodi questi che fanno comprendere come tali raggiri nei confronti delle persone anziane siano sempre più frequenti, proprio come sottolineano gli stessi Carabinieri che continuano a diffondere alla popolazione una serie di consigli utili per evitare simili episodi.
“In caso di visite non programmate o non attese – fanno sapere gli uomini dell’Arma – è bene non aprire mai la porta di casa a sconosciuti, anche se questi dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In quest’ultimo caso – proseguono – è sempre bene verificare con una telefonata da quale ente siano stati mandati e in caso di mancate spiegazioni, bisogna non aprire mai la porta”.
I carabinieri di Campobasso ricordano inoltre come la maggior parte delle volta “le truffe inizino dalla strada, dove i malviventi con le più svariate scuse intercettano le loro vittime”. Ecco perché anche in strada bisogna sempre diffidare da chi non si conosce “nonostante si venga chiamati per nome e cognome è buona norma non fermarsi per dare ascolto a chi offre facili guadagni, a chi chiede di poter controllare soldi o, magari del denaro che serve per familiari in difficoltà”.