Non un prototipo definito quello degli uomini che si rivolgevano alle meretrici, bensì una clientela assai diversificata per una domanda di prestazioni sorprendentemente sostenuta e forse incentivata dal luogo in cui la casa si trovava: lontana da occhi idiscreti.
Era stato uno stesso connazionale delle cinesi, per il quale è scattata la denuncia per favoreggiamento della prostituzione, a prendere in affitto l’appartamento del piacere, dove faceva alternare le donne ogni quindici giorni. Le prestazioni sessuali, che potevano essere richieste dai clienti, venivano anche pubblicizzate su un noto sito on line di incontri a pagamento.
A seguito di indagini e numerosi appostamenti nei pressi della centralissima casa di appuntamenti, la Polizia ha effettuato un blitz, durante il quale due cittadine cinesi si trovavano nell’abitazione. Entrambe senza permesso di soggiorno e documenti, ma in possesso di oltre mille euro in contanti, tutti in pezzi da 50.
Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine le donne non hanno, però, voluto collaborare nel denunciare i loro sfruttatori e, perchè irregolari sul territorio dello Stato, sono state accompagnate al C.I.E. di Roma per l’espulsione dall’Italia.