Seac, ancora uno sciopero contro i licenziamenti. Il 3 ottobre gli autisti incrociano le braccia per tentare di invertire la rotta. La Cgil chiede incontro in Comune

L’incontro a Palazzo San Giorgio a seguito dello sciopero dello scorso 15 settembre

Gli autisti della Seac incroceranno nuovamente le braccia per scongiurare i dieci licenziamenti. Accadrà il prossimo  3 ottobre con lo sciopero al quale hanno aderito Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal.

L’intesa tra le parti è, infatti, ancora lontana da poter essere raggiunta. La Seac continua a rinviare ai tagli imposti dal Comune la responsabilità dei licenziamenti, sui quali non sembra affatto intenzionata ad arretrare.

Intanto, la Cgil ha richiesto formalmente un incontro al sindaco, Antonio Battista, e all’assessore competente, Francesco de Bernardo, con lo scopo di “poter conoscere i propositi e i programmi di mobilità urbana, che l’ente vorrà assumere per fugare ogni possibile eventualità di interruzione o, ulteriori riduzioni dei servizi di trasporto pubblico urbano”.

Il tutto, fa sapere ancora la Cgil, “considerando che non sono risolte le questioni al vaglio delle determinazioni regionali e, considerando come permangano i rischi del mancato finanziamento del servizio di trasporto pubblico urbano di Campobasso”. Un pericolo concreto, per il sindacato, i cui danni si riverserebbero sull’utenza, ovvero su pensionati, studenti e lavoratori.

Intanto, lo sciopero del 3 ottobre riguarderà gli uffici per tutta la giornata, mentre gli autisti incroceranno le braccia dalla mezzanotte e un minuto alle 24 dello stesso giorno, garantendo il servizio in alcune fasce orario, cioè dalle 5.17 alle 8.17 e dalle 13 alle 16.

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