Scuole sicure, tutti i fondi persi dal Molise. Scaricabarile della Regione: “La colpa è dei Comuni”

Come mai il Molise ha perso l’occasione di circa un milione di euro per rendere più sicure le scuole della regione? A questa domanda ha cercato di rispondere l’interrogativo posto dal Movimento 5 Stelle al governatore Frattura. Da circa un anno da quell’interpellanza sono gli stessi pentastellati a far sapere come da parte della Regione non solo sia arrivata l’ammissione di ciò che non è stato fatto, ma come la colpa sia stata scaricata sui Comuni.Dalle carte – dicono i grillini – emerge che anche il  Comune di Riccia, amministrato dal segretario regionale del Pd, Micaela Fanelli, la documentazione necessaria per le annualità 2012-2013 sia stata presentata in ritardo, mentre per il 2014 nessun Comune ha risposto al bando per il finanziamento Miur”. Sempre i penstastellati dicono poi di non aver ottenuto alcuna risposta circa le altre annualità. Ma andiamo con ordine.

Un anno fa, – raccontano gli esponenti del M5S – controllando le carte, scopriamo che la Regione aveva perso i 565 mila 903 euro e 80 centesimi stanziati con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la sicurezza dei plessi scolastici. Certo, – sottolineano – si tratta di briciole rispetto alle esigenze di una Regione in cui le scuole antisismiche sono una su cinque e la metà delle strutture risale a prima degli anni ‘60. Purtroppo la Regione non fa in tempo ad inviare il piano di interventi sulle strutture a rischio sismico, previsto dalla legge e indispensabile per accedere ai fondi. Da qui parte la nostra interrogazione in Consiglio regionale”. Dopo quasi un anno arrivata la risposta firmata dal governatore Paolo di Laura Frattura, che i grillini definiscono ingiustificatamente tardiva”, ma anche incompleta, dato che la risposta fornisce numeri solo dal 2008 ad oggi.

Per l’annualità 2008 il Molise riceve 282.951, 90 euro, ma come si legge nella risposta, a causa del terremoto dell’Aquila (aprile 2009), “quasi tutte le Regioni non furono in grado di presentare la proposta di intervento”. Tuttavia, la quota assegnata anche se non utilizzata fu sommata alla quota spettante per l’annualità 2011.
Per il 2009, invece, il Molise riceve 284.945, 61 euro per un intervento sulla scuola elementare di contrada Largo Zullo a Baranello. Annualità 2010: in Molise arrivano 282.951, 90 euro per l’intervento sulla scuola materna di via Leopardi a Campobasso. L’intervento è stato completato ma la scuola è chiusa da mesi.
Per il 2011, il governo mette a disposizione 422.903, 80 euro per intervenire sul Liceo Classico Fascitelli di Isernia. “Anche in questo caso l’intervento è definito completato – dicono dal M5S – ma il liceo ancora non viene riaperto”.

E veniamo alle annualità 2012 e 2013. Arrivano 565.903, 60 euro e “si valuta la proposta di intervento sull’auditorium facente parte del complesso della scuola media” di Riccia. Per accedere ai fondi i Comuni hanno a disposizione 90 giorni a partire dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale. Il termine ultimo quindi è il 14 gennaio 2015. “Peccato che, – dicono i grillini – sempre secondo la relazione sui fondi concessi per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici inviataci, il Comune del sindaco Fanelli invia la richiesta il 26 gennaio, quindi 12 giorni dopo la scadenza. Nonostante questo, l’iter prosegue. Il 29 gennaio viene chiesto il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale; il 26 febbraio arriva il parere del dirigente scolastico locale e il 2 marzo quello del dirigente dell’ufficio scolastico regionale. Il 4 marzo, come da prassi, l’Agenzia regionale di Protezione civile propone ufficialmente al Dipartimento nazionale l’intervento alla scuola di Riccia. Ma, come spiega anche l’Agenzia regionale, “già la proposta del Comune di Riccia è pervenuta oltre i tempi previsti”.

E arriviamo all’annualità 2014. Il finanziamento al Molise stavolta ammonta a 420 mila euro. Il primo ottobre 2015 la Regione gira la segnalazione delle somme disponibili al servizio regionale di Edilizia Pubblica che solo il 21 ottobre comunica la disponibilità di queste somme all’Agenzia di Protezione civile, delegata alla ricerca dei soggetti interessati. Il 4 novembre l’Agenzia di Protezione Civile invita i Comuni a presentare le proposte di intervento entro il 13 novembre, dunque dando loro solo nove giorni di tempo. Ma alla scadenza, si legge, nessuna manifestazione di interesse è pervenuta”. Niente, nessun Comune pervenuto.

“In una Regione ad altissimo rischio sismico, – commentano i pentastellati – in un periodo di perdurante crisi economica e fondi agli enti locali somministrati col conta gocce, i Comuni dicono di no ai fondi dello Stato e le strutture regionali si rimpallano documenti perdendo tempo prezioso”.

“Questo, almeno, è quanto si legge nella risposta alla nostra interrogazione”, dicono con sarcasmo i grillini sottolineando le inefficienze di chi non ha saputo cogliere importanti opportunità.

Exit mobile version