Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha invitato i sindaci dei comuni molisani che gravitano nel raggio di 10 chilometri dal luogo dell’epicentro sismico e che dunque hanno potuto risentire dei contraccolpi delle scosse avvertite in maniera massiccia ieri e ancora nelle ultime ore a valutare la possibilità di chiusura degli edifici scolastici per la giornata di domani, lunedì 18 gennaio.
“È una sollecitazione condivisa con il nostro Servizio di protezione civile e il direttore Gino Cardarelli: ulteriori e più approfonditi controlli e verifiche sugli edifici scolastici. Per questo il nostro invito a valutare la chiusura delle scuole domani, al di là delle decisioni derivanti dalle attuali condizioni meteorologiche”, dichiara il presidente Frattura.
Oltre 20 sono state le scosse registrate dal sito internet dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Ingv – che hanno fatto seguito al terremoto che alle 19,55 di ieri, sabato 16 gennaio, che ha sorpreso la popolazione del capoluogo, facendo tornare la paura in una terra che ha conosciuto con il sacrificio di 27 bambini cosa possa significare questa parola. Una scossa che dall’Ingv fanno sapere è stata di 4.3 gradi e non di 4.1 come era stato detto.
Tra i movimenti tellurici più forti avvenuti in nottata quello registrato all’ 1.28 dell’intensità di 3.2 gradi della scala Richter.
Una notte di paura, dunque, quella appena trascorsa in città e nei numerosi paesi limitrofi. Soprattutto a Baranello dove il sindaco, Marco Maio, aveva fatto sapere alla popolazione che chi si fosse sentito poco sicuro dentro casa poteva “stazionare presso il centro di raccolta comunale presso il campo sportivo (ex fornace)”.
Forse, però, a causa del freddo e della neve che nella notte è scesa copiosa, nessuno ha preso in considerazione questa ipotesi. In molti si sono così riuniti a casa di parenti e amici. In quelle abitazioni che sembrano più sicure e dove insieme è quantomeno possibile esorcizzare la paura.
Intanto, a fare da sfondo alla paura dei molisani e dei campobassani ci ha pensato la polemica che nelle scorse ore è impazzata su Facebook relativa al sito internet della Protezione Civile che risultava fuori uso, in un momento in cui la regione era in allerta anche per le previsioni meteo e la nevicata abbondantemente annunciata. Frattura ha parlato però di un attacco hacker che i tecnici hanno ripristinato. Il sito è ora attivo.
Nel frattempo i tecnici, dalla sede di Campochiaro della Protezione Civile, monitorano costantemente la situazione.
Il movimento della faglia matesina la probabile causa del sisma, sul quale gli esperti però non si sbilanciano “perchè i terremoti – ribadiscono – non sono prevedibili”. Da sempre, infatti, l’Appenino centro meridionale è una zona in movimento. “Il Molise, come tutta la penisola italiana, è una zona sismica e il Matese è sismicamente attivo”, di più di questo davvero non si può dire. Forse solo aggiungere che sono fenomeni da “osservare e monitorare”.
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