Da Scampia al Molise per truffare gli anziani. In manette un uomo e una donna che hanno raggirato ottantenni tra Campobasso, Cercepiccola e Vinchiaturo

Tre truffe ai danni di altrettante donne anziane, di cui una solo tentata. Per questi motivi sono finiti in manette, nell’operazione denominata ‘Corriere’, Immacolata Petrozzi e Gennaro Fedele, rispettivamente di 45 e 42 anni, fermati in flagranza di reato dalla squadra Mobile di Campobasso.

La prima vittima dei due è stata una donna di 82 anni residente in via Trobetta, raggiunta telefonicamente dai malviventi. “Signora stiamo per consegnare un acquisto on line effettuato da suo nipote, dal valore di 1100 euro”: recita più o meno così la voce che la donna ascolta al telefono e alla quale crede per il nome esatto del nipote fatto al telefono. Subito dopo la stessa riceve un’altra chiamata in cui sarebbe stato proprio il nipote a confermare l’avvenuto acquisto. L’anziana, però, a casa non ha contante e si reca all’ufficio postale per ritirare il denaro che poco dopo consegna ai due. Nel pacco ricevuto e finito nelle mani della Polizia, grazie ai familiari della vittima che hanno sporto denuncia, erano state sistemate delle tastiere per computer di irrisorio valore economico.

Ad allertare la Polizia ci ha pensato, invece, la seconda vittima, residente in contrada Macchie, che è stata contattata sempre telefonicamente per un pagamento da effettuare sempre per la consegna di materiale tecnologico, acquistato in rete dal nipote, il cui nome esatto, anche questa volta, viene evocato con precisione da quella voce al telefono. Tuttavia, la 74enne si insospettisce e velocemente chiama sia il figlio che il nipote e, constatato come si trattasse di un raggiro, riesce ad avvisare immediatamente le Forze dell’ordine. Gli agenti della Mobile immediatamente arrivano sotto casa della donna, dove aspettano, insieme alla vittima, l’arrivo del presunto corriere. L’uomo viene fermato, così come la donna che lo attendeva in macchina.

Una volta in Questura il 42enne viene, inoltre, riconosciuto da un’altra anziana di Cercepiccola che si era recata negli uffici di via Tiberio per sporgere denuncia, dopo essere stata truffata lo scorso 17 ottobre. Quel giorno, infatti, anche lei aveva ricevuto la medesima telefonata. Avendo in casa solo denaro contante aveva consegnato ai due l’oro che disponeva nell’abitazione.

Per gli inquirenti, che continuano a indagare, alle truffe descritte se ne potrebbe aggiungere anche un’altra effettuata a Vinchiaturo e, non è escluso che il numero possa aumentare. Petrozzi e Fedele lo scorso 2 ottobre erano stati, infatti,  già denunciati a Sesto Campano per simili reati.

Entrambi napoletani, è possibile che i due malviventi si siano spinti fino in Molise per approfittare, così come evidenziato dal dirigente della squadra Mobile, Raffaele Iasi e dal questore, Mario Antonino Caggegi, “di un territorio più tranquillo e, quindi, capace di aumentare la fiducia riposta nelle persone”.

Un filo sottile unisce, inoltre, l’operazione denominata ‘Corriere’ con Scampia. La donna arrestata, che si trova ora nel carcere di Benevento, è la vedova di Fulvio Montanino, assassinato nella ‘guerra dei clan’ per essere il braccio destro della famiglia Di Lauro, ovvero quello che gestisce il mercato della droga nel quartiere alla periferia nord di Napoli. Dopo l’omicidio del marito la 45enne, finita in ‘disgrazia’, ha probabilmente pensato di mettere su quest’altra attività.

Intanto, dagli uffici di Via Tiberio la raccomandazione è quella di non aprire a sconosciuti e non fidarsi mai di nessuno, ma soprattutto avvisare sempre le forze dell’ordine, anche dinanzi al minimo sospetto.

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