Fino a qualche mese fa era uno dei temi più dibattuti: lo strumento che dovrebbe risollevare da situazioni di indigenza milioni di italiani ha suscitato un ampio dibattito. Con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza è stata avviata attraverso una prova, tenutasi nei mesi passati, la selezione dei Navigator, il vero e proprio anello di congiunzione tra i beneficiari del reddito e il mondo del lavoro.
Inizialmente dovevano essere 10 mila su tutto il territorio italiano, successivamente ridotti a 6 mila, ma poi “a seguito del dialogo con le regioni – dichiara il Gruppo Nazionale dei Navigator Idonei – il loro numero è stato notevolmente ridimensionato”. Ad oggi, infatti, sono solo 2.960 i Navigator in tutta Italia.
Il totale di coloro che hanno superato la selezione avvenuta a Roma lo scorso giugno, però, è di 5.960 candidati. Duemila, quindi, sono idonei, ma non vincitori. La domanda dunque è una: cosa faranno? Il Governo si impegnerà ad aumentare il numero di Navigator, soprattutto in un periodo dove le richieste di supporto economico aumenteranno?
“Stiamo facendo sentire la nostra voce – ha affermato l’avvocato Ilaria Ruggiero, idonea alla selezione per la provincia di Campobasso – perché in un momento storico come questo, le richieste di accesso alle misure di supporto al reddito aumenteranno in grande misura. Con le selezioni e i concorsi bloccati a causa dell’emergenza Covid-19 – ha sottolineato Ruggiero – è importante riflettere sulla necessità di contrattualizzare dei professionisti, laureati, che già hanno superato una selezione pubblica. Inoltre, con l’introduzione del Reddito di Emergenza, sarà ancor di più necessario il nostro operato al servizio della nazione”.
Oggi, infatti, ogni singolo Navigator deve gestire circa 415 domande, un numero altissimo che provoca anche ritardi nelle tempistiche e sono oltre 142mila i nuclei che hanno presentato domanda per il reddito o la pensione di cittadinanza nei mesi di febbraio e marzo 2020, con un incremento del 9%.
La necessità del Gruppo Nazionale Navigator idonei è, dunque, di avere una risposta celere da parte del Governo, in quanto “ci sono circa 2000 idonei Navigator pronti a diventare operativi, 2000 professionisti, tra cui psicologi, avvocati, assistenti sociali, dottori commercialisti, consulenti del lavoro ed educatori”, che come si legge dal documento inviato alle autorità nazionali e regionali, “hanno creduto nel progetto, hanno studiato per una selezione pubblica per la quale erano originariamente previsti 10.000 posti, e che oggi si trovano – in piena pandemia – a chiedere di essere assunti, di poter avere un impiego, sia a rispetto della propria dignità, sia per offrire competenza e professionalità a favore della collettività”.
pier.gabr.