Era il 14 ottobre scorso quando, alle prime luci dell’alba, insieme a un 22enne della città aveva aggredito un ragazzo del posto. Si tratta del libico di 32 anni, ospite di un centro d’accoglienza, che era finito in manette per aver picchiato il titolare del bar di piazza Pepe.
Dopo quell’aggressione la Polizia aveva diffuso la foto dell’uomo. Gli inquirenti avevano, infatti, modo di pensare che quell’episodio di violenza potesse non essere l’unico messo in atto dal 32enne. Un soggetto violento che si era potuto macchiare di altri reati come la Polizia ha avuto poi modo di accertare.
In via Ferrari, quel 14 ottobre, i due insieme ad altre persone, sulle quali pure si stanno concentrando le indagini degli inquirenti, si erano scagliati sulla vittima con un tirapugni. 27 giorni di prognosi e danni a un occhio, le ferite riportate dalla vittima che ha trovato il coraggio di sporgere denuncia.
Si aggrava così la posizione dell’ospite del centro d’accoglienza, già detenuto nel carcere di via Cavour dopo l’episodio del 4 novembre scorso, quando il libico era stato arrestato in flagranza di reato dalla Squadra Mobile.