Lo aveva anticipato ed è tornato a ribadirlo nel corso del Consiglio regionale tornato a riunirsi oggi per discutere tutti gli atti relativi all’emergenza Covid. Il presidente Toma ha intenzione di non aspettare il prossimo 1° giugno per la riapertura di ristoranti, parrucchiere ed estetiste.
“Non possiamo più aspettare. La situazione è drammatica”, ha commentato.
Il freno a questa volontà è, però, rappresentato dagli indici forniti dal Ministero per la sorveglianza dell’andamento del contagio. Sorveglianza e controllo demandata proprio alle Regioni.
“Vorrei far riaprire tutti. Conosco perfettamente anche i disagi dei ritstoratori ad effettuare solo l’asporto, ma sono in tensione e voglio osservare anche il numero dei rientri avvenuti a partire da ieri”, ha detto ancora il governatore che non ha nascosto come la paura, al momento, sia quella di dover assistere un aumento dei contagi e ritornare addirittura alla fase 1.
Una preoccupazione questa condivisa anche a livello nazionale, dove il monitoraggio dei numeri delle prossime settimane sarà fondamentale per capire in quale direzione andare.
Ma sulle riaperture disposte a livello regionale permangono ancora tanti dubbi, dopo il discusso caso Calabria.
Tuttavia, la posizione presa da Toma, insieme ai governatori del centrodestra, continua a essere quella di chiedere maggiore autonomia per l’organizzazione dei singoli territori.
Alcune delucidazioni Toma le ha fornite anche sull’ordinanza emanata la scorsa domenica con cui ha sospeso fino al prossimo 17 maggio le attività di assistenza sanitaria che non rivestono carattere di urgenza e di indifferibilità.
“Una decisione che ho dovuto prendere dopo i suggerimenti dell’Asrem, ma per iscritto ho chiesto un chiarimento e un monitoraggio più costante proprio all’Asrem per capire alcuni ambulatori potranno essere riaperti dal prossimo lunedì”, ha commentato.
Proprio su questo aspetto si sono, infatti, concentrate alcune riflessioni delle minoranze, così come le critiche arrivate anche da Salvini nel corso delle sue dichiarazioni rilasciate a Teleregione.