Un dolore difficile da dimenticare, un cerimoniale che da qualche anno si svolge nella San Giuliano di Puglia ricostruita dopo tante battaglie e peripezie. Eppure ancor oggi si ripete che non è tutto oro quello che luccica e che la ricostruzione non è stata ancora del tutto ultimata.
Ma questa non è certamente la giornata delle polemiche, è la giornata del ricordo e del silenzio. Un evento che unisce il ricordo di tutta la regione e non solo. Ad iniziare dalla cerimonia solenne che si è tenuta al cimitero degli angeli di San Giuliano di Puglia dove anche quest’anno è arrivato il presidente della regione, Paolo Di Laura Frattura e tutte le altre autorità che prima di tutto hanno presenziato ai rintocchi della campana e poi hanno reso omaggio, ancora una volta, alle piccole vittime del sisma del 2002 che riposano lì.
Poi il lungo corteo con il gonfalone che arriva dove oggi c’è il Parco della Memoria e dove una volta c’era la scuola Francesco Jovine di cui è rimasto uno dei pilastri di quell’edificio, proprio per non dimenticare quanto successe senza che l’uomo poté nulla per evitarlo.
In serata come di consueto si terrà anche la fiaccolata della memoria fino al cimitero. Quest’anno il ricordo del sisma del 2002 è ancor più vivo pensando a quanto è accaduto solamente qualche ora fa nel Centro Italia. Ci sono tante nuove popolazioni che soffrono e che non hanno più nulla.
E’ come se il copione si ripetesse ogni volta che la terra decide di tremare. Quella volta però, a San Giuliano di Puglia, nel 2002 e quindi quattordici anni fa, la furia del sisma si è abbattuta su di una scuola eliminando in un sol colpo le nuove leve del paese.
E proprio come ogni anno che il piccolo centro del Basso Molise, il 31 ottobre, le vuole ricordare.
gio.can