Dopo la paura che in qualche modo l’ha coinvolta, la piccola regione torna oggi a offrire la propria solidarietà a una zona del Belpaese, dove il terremoto e la neve stanno flagellando centri in cui l’odore di morte e disperazione non è riuscito a essere dimenticato nemmeno con la coltre bianca che da giorni cade copiosa.
Così, mentre le scosse continuano a provocare ansia e preoccupazione anche nella ventesima regione, è il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, a tendere la mano per conto del territorio da lui amministrato.
“La paura del terremoto nella morsa del gelo e della neve: la nostra solidarietà è piena e sincera nei confronti di tutte le popolazioni colpite in queste ore così difficili. Il Molise c’è, noi ci siamo. Siamo pronti – dice il governatore – a fare la nostra parte, in coordinamento con il Dipartimento nazionale di protezione civile e gli organismi centrali, per offrire il supporto necessario e dovuto alle tantissime persone che stanno vivendo e soffrendo una situazione di gravissimo disagio. Vicini davvero a tutti”.
A poco meno di cento chilometri di distanza, ci sono amministratori che chiedono turbine e un aiuto concreto per far fronte ai disagi della neve, caduta su paesi logorati da macerie. Ci sono agricoltori disperati e persone che potrebbero perdere anche quel poco che gli è rimasto. A pochi passi dal Molise c’è quella paura mai dimenticata di eventi che anche la ventesima regione ha pagato a caro prezzo.