“Briciole”: così il giornalista Sergio Rizzo nell’inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera il 28 agosto, definisce i fondi stanziati per la ricostruzione post sisma e il rilancio del Molise dopo il grave terremoto del 31 ottobre 2002 a San Giuliano di Puglia.
In un excursus storico che riprende i terremoti dell’Aquila e dell’Irpinia, il giornalista Rizzo mette a confronto il sisma di San Giuliano di Puglia del 31 ottobre 2002 ed evidenzia le tante falle nella ricostruzione e riqualifica del territorio molisano. Dei buchi neri che, come si evince dall’articolo, infittiscono il mistero di fondi stanziati sia con il Governo Iorio, che con Frattura: “Governava a Campobasso Michele Iorio, che ebbe un’idea geniale: usare il terremoto per distribuire un bel po’ di quattrini alla sua Regione. Ecco allora spuntare nell’ordinanza commissariale un articoletto, il numero 15: Programma pluriennale di interventi per la ripresa produttiva del Molise. E il rubinetto si aprì. Duecentocinquantamila euro per il ripopolamento delle seppie, novantamila per le api, 450 mila per un museo naturalistico, 425 mila per un centro di equitazione: da sommare ovviamente agli 800 mila destinati ai sentieri di ippovia e ippoterapia”. Dall’altro canto, sul fronte Frattura, scrive Rizzo: “Una briciolina da quasi 300 mila euro venne impegnata anche per finanziare un piccolo impianto a biomasse. Iniziativa del futuro consigliere regionale Paolo Di Laura Frattura. Cui il destino avrebbe dato in sorte la poltrona di Iorio. I dati parlano chiaro: quei 454 milioni hanno offerto nessun contributo allo sviluppo del Molise. E sono la prova che in questo Paese, quando ci sono di mezzo i soldi pubblici, la storia non insegna mai niente”.
Briciole di Pollicino, le chiama il giornalista Rizzo, che le identifica come esempi di ricostruzione sbagliata e che portano il Molise agli onori della cronaca nazionale in pole position per sprechi, fondi investiti male e cattiva gestione riportando la lista delle spese sbagliate per una regione che, in realtà, non ha avuto uno giusto sviluppo.