Venti sono i centri Sprar che ospitatano i richiedenti asilo e ben 74 i Comuni in provincia di Campobasso e 43 in quella di Isernia che ospitano nuclei di residenti regolari non inferiori a 10 unità. Registrato sul dossier anche un aumento dell’11,4%, rispetto al 2015, della presenza di stranieri residenti in regione. Gli stranieri residenti nella provincia di Campobasso sono 8832, 3202 in quella di Isernia.
Nel medesimo rapporto evidenziato anche come lo stesso paese divenuto famoso per il sisma del 2002 ospiterà i migranti. Proprio del tema si è interessato anche il Fatto Quotidiano. In un articolo datato 27 ottobre il giornale nazionale ha messo in luce come la popolazione non abbia preso bene la notizia, mentre lo stesso sindaco Luigi Barbieri ha assicurato che i cittadini contrari sono solo una minoranza, a differenza di altri paesi limitrofi a San Giuliano di Puglia.
Da sette anni le casette del villaggio provvisorio sono, infatti, abbandonate e saranno rimesse a nuovo per ospitare i migranti, dall’impresa aggiudicataria del bando. Si tratta per lo più lo più famiglie con bambini, in un paese che ha visto perdere sotto le macerie un’intera generazione di “piccoli angeli”.
L’argomento è stato, inoltre, trattato anche a Palazzo Madama, durante la riunione del gruppo di lavoro della Calre, la Conferenza legislative regionali europee coordinate dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno che ha illustrato il progetto ambizioso del Molise, ovvero la riqualificazione del villaggio di San Giuliano di Puglia per ospitare un Centro nazionale di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Una proposta che fa parte del documento del gruppo di lavoro della Calre, il quale sarà presentato a fine del mese di novembre a Varese nell’assemblea della conferenza, sarà ratificato e poi approderà in Commissione Europea.