Gli operatori della Postale incontreranno circa 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day all’insegna dello slogan “Sii il cambiamento, uniti per un internet migliore”.
L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri. “Lo scorso anno – spiega il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise di Campobasso, Antonello Fratamico – i nostri uffici di Campobasso e Isernia, per l’intera regione Molise, hanno trattato due casi di cyberbullismo, relativi a condotte diffamatorie e moleste avvenute tra minori attraverso social network e piattaforme online. Per quanto riguarda la pedopornografia online, invece, sono stati trattati cinque casi di adescamento di minori, uno di corruzione di minorenne e due di divulgazione di materiale pedopornografico. E’ stata effettuata una perquisizione che ha portato al sequestro di 1000 GB di materiale. Una persona è stata denunciata per istigazione a pratiche di pedopornografia. Sono stati inoltre monitorati 248 siti internet, di cui 38 risultati con contenuti a carattere pedopornografico e pertanto oscurati e resi inaccessibili”.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet, ormai celebrata in oltre 100 paesi e da quest’anno anche giornata nazionale sul bullismo e cyberbullismo, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro consapevole e responsabile della rete.