Episodio simile anche a Isernia al seggio numero 17 dove è arrivata la Digos, dopo che una donna ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda accorgendosi che non era indelebile. Il caso è stato segnalato alla sicurezza, nel seggio di riferimento sono così arrivati gli agenti della Polizia che hanno sequestrato e sostituito le matite.
Quelle finite sotto sequestro, come ha raccontato la donna che ha effettuato la segnalazione, erano più sottili di quelle usate generalmente. Tuttavia, le operazioni di voto al seggio sono regolari e, fino alla segnalazione, avevano votato 130 persone.
Successivamente all’episodio registrato a Isernia, la Digos è arrivata anche alla scuola Colozza di Campobasso, dove a finire nei guai è stata, però, una cittadina che avrebbe effettuato un video mentre provava a cancellare il simbolo tracciato con la matita. Anche qui il presidente di seggio si è visto costretto a chiamare la Polizia, dato che la donna, introducendo un cellulare nella cabina, ha vìolato il regolamento.
Qualche problema relativo al caso delle matite cancellabili sembrerebbe esserci stato anche alla D’Ovidio di Campobasso.
Intanto, subito dopo il caso del cantante Pelù e del forte eco che la vicenda ha avuto sui media e sui social, il ministero dell’Interno ha rassicurato i cittadini con una nota in cui si sottolienea la regolarità delle operazioni di voto. “Le matite – hanno detto dal ministero – sono incancellabili sulla scheda elettorale. Inoltre chiunque può assistere allo spoglio”.