La bomba d’acqua che domenica 2 agosto si è abbattuta sulla città di Campobasso ha fatto accadere lo stesso. Fango e acqua nei loculi di nuova costruzione.
Anche un anno fa i parenti dei defunti avevano intenzione di rivolgersi alla Procura. Una situazione che a un anno di distanza resta invariata, così come la rabbia di chi ha acquistato la concessione dei loculi a caro prezzo (2500 euro per 40 anni ndr) e che ora si trova a vivere questo momento.
Ma le responsabilità, per l’amministrazione Gravina, sono riconducibili al passato e, più precisamente a un’autorizzazione straordinaria a costruire rilasciata alla ditta in questione neol 2009.
Proprio il primo cittadino su questo punto ha, infatti, voluto compiere alcune precisazioni.
“Il Comune – sono state le parole di Gravina – è danneggiato da questo stato delle cose e da quanto si verifica all’interno di un settore del cimitero a seguito delle precipitazioni temporalesche, questa è una cosa che credo vada riportata per ciò che è e non fatta passare come una inadempienza dell’Amministrazione che, senza aver mai cercato scuse per un problema che ha suo malgrado ereditato, ha già diffidato l’impresa che ha in gestione il cimitero comunale di Campobasso a risolvere le problematiche che le compete risolvere, essendo pronta anche a intraprendere le vie che portano alla rescissione del contratto”.
“Su questo – ha detto ancora – non c’è mai stato nessun atto di silenzio o di reticenza da parte dell’amministrazione che rappresento e, come ho avuto modo di dire io personalmente a diversi dei familiari che hanno sepolto i loro cari in quella zona, da parte nostra si è pronti a procedere giudizialmente per tutelare le ragioni del Comune, vista anche la documentazione che ci venne fornita a dicembre 2019 e che attestava la risoluzione del problema. Un problema che però, ribadisco, è legato ad un contratto sottoscritto nel 2009 e ad una autorizzazione straordinaria a costruire questi loculi rilasciata nel 2018″.
“L’impegno dell’amministrazione su questo tema – ha poi concluso il sindaco – è continuo e costante, si comprendono pienamente le ragioni dei familiari che si ritrovano a dover affrontare il ripetersi di questo disagio ed è proprio ciò che ci spinge a non polemizzare e a lavorare ristabilendo però, qualora fosse ancora necessario, le giuste competenze e le doverose responsabilità a riguardo”.