Sotto la lente d’ingrandimento dei Nas le strutture ospedaliere incomplete o mai realizzate in Molise. L’ennesimo spreco di denaro pubblico che si aggirerebbe intorno ai 40 milioni di euro.
Nell’elenco delle opere edilizie finite all’attenzione dei Carabinieri del Nucleo Sanità e Antisofisticazione di Campobasso ci sarebbero l’ospedale di Agnone in costruzione, i lavori eseguiti al ‘Veneziale’ di Isernia, l’area per i malati terminali del Cardarelli, la camera iperbarica del Vietri di Larino e i poliambulatori di Trivento e Montenero.
L’ospedale di Agnone, in realtà, finì all’attenzione della cronaca nazionale già nel maggio del 2013, grazie a un servizio di Luca Abete per ‘Striscia la Notizia’. In quell’occasione venne documentato lo spreco di denaro, avviato negli anni ’80, per una struttura mai terminata e rimasta inutilizzata.
Ancora una volta oggi alle cronache finisce, dunque, lo sperpero di soldi pubblici in un comparto che in Molise è al collasso e dove a pagarne lo scotto sono i cittadini.
Così mentre i tagli al personale sanitario o alle prestazioni mediche finiscono direttamente a influire in maniera negativa sulla salute dei molisani, si cerca di fare luce su un fiume di denaro, ancora una volta finito nel nulla.
Chi pagherà per l’ennesimo scempio? Sarà ora compito della magistratura stabilirlo.