Dopo la notizia dell’aggressione del consigliere del presidente della Regione, Maurizio Tiberio, confermata dallo stesso governatore Toma in un video su Facebook di condanna di quanto accaduto, arriva la versione del giovane che non solo dice di non aver aggredito Tiberio, ma di essere stato invece aggredito dallo stesso.
“Oggi è avvenuto un grave evento di violenza nei miei confronti da parte del consigliere regionale Tiberio, dopo alcune parole pronunciate per bocca di un mio amico, il consigliere – racconta il ragazzo – ha cominciato a rincorrerci per la adiacente via Roma iniziando dapprima ad inseguire il mio compagno che intanto è riuscito a mettersi in salvo scappando. Lasciato perdere il mio amico il caro consigliere è tornato indietro e ha iniziato ad inveire nei miei confronti, accusandomi di stare con il mio amico”.
“Lí per li ha iniziato ad avvicinarsi minacciosamente fino ad arrivare al contatto testa a testa, piu volte io ho cercato di allontanarlo e lui di sua risposta ha iniziato a picchiarmi facendomi volare prima gli occhiali e poi scagliandomi alcuni calci sulla schiena. Dopo avermi percosso ha quindi chiamato la polizia scatenando tutto questo teatrino mediatico della aggressione ricevuta. Il gesto di oggi è stato gravissimo, l’essere aggredito dalle istituzioni da cui dovrei sentirmi protetto fa male e l’essermi preso le conseguenze per non essere scappato fa ancora più riflettere, io sono un ragazzo molisano fuorisede come tanti altri che è costretto a scappare alla ricerca di opportunità, ma per chi mi conosce sa quanto io sia legato a questa terra e se per rimanerci bisogna tenere alta la testa bene io lo faccio, saranno le istituzioni a rompersi il naso.
Io dopo l’aggressione ricevuta mi trovo ancora in evidente stato di agitazione e purtroppo vedere come abbiano voluto strumentalizzare l’accaduto davvero fa ancora più male. Spero solo che la verità sulla vicenda possa venire subito a galla e che il nostro caro consigliere si ravveda dall’intimorire i propri cittadini liberi di esprimersi per il centro della propria città”.
Speterrà ora agli inquirenti fare chiarezza, anche alla luce del fatto che sul posto c’erano alcuni testimoni.
Ma quella del giovane è una versione che, qualora dovesse risultare vera, confermerebbe la gravità di quanto accaduto soprattutto in relazione al fatto che essa coinvolge rappresentanti delle Istituzioni locali.