Sono state le indagini degli inquirenti ad appurare un “oltranzismo religioso”, nonostante non siano poi emersi collegamenti con organizzazioni terroristiche.
Era stata poi la Commissione Nazionale per il diritto di asilo a disporre la revoca della protezione sussidiaria e, conseguentemente, la Questura di Campobasso, aveva decretato il rifiuto del rilascio del permesso di soggiorno.
Lo scorso 15 settembre la Digos di Teramo unitamente alla Polizia Postale e con la collaborazione della Digos di Campobasso, su decreto della Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila che ha coordinato le indagini, ha accertato che il pakistano nascondeva il passaporto nell’abitazione di un connazionale ospitato in un centro di accoglienza nella provincia di Campobasso, con l’obiettivo di evitare l’espulsione dal territorio italiano.
A seguito del nulla osta dell’autorità giudiziaria, è stato il Prefetto di Teramo a emettere il decreto di espulsione dal Territorio Nazionale per il 27enne ritenuto “pericoloso per la sicurezza e la tranquillità pubblica”. Il giovane è stato così accompagnato presso il Centro Permanenza e Rimpatri – CPR di Torino, in attesa di essere rimpatriato nel paese di provenienza.