“Nei giorni scorsi, la nostra regione – ha infatti reso noto il commissario straordinario dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, Sandra Scarlatelli – è stata interessata da non meno di 103 eventi, con punte anche di 23 incendi nei giorni di giovedì 17 e venerdì 18 settembre. La gestione di questi incendi – ha proseguito – in ben 37 occasioni, ha visto il concorso della Flotta Aerea di Stato in affiancamento al Servizio Aereo Regionale, nonché l’attivazione, per ben 183 uscite, delle squadre a terra di Nuclei Aib, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale ed Organizzazioni di Protezione Civile, che hanno collaborato, alternandosi nello spegnimento degli incendi segnalati alla nostra sala operativa”. Proprio da quest’ultima, infatti, è stata garantita l’operatività 24 ore su 24, necessaria per coordinare le operazioni di spegnimento”.
“La superficie interessata dalle fiamme soltanto in questa ultima settimana – ha continuato la Scarlatelli – è stata superiore ai 580 ettari e il dato – ha specificato il commissario – è purtroppo stimato con una approssimazione per difetto”. Difatti, solo al temrine della campagna Antincendi Boschivi 2015 la Protezione Civile potrà rendere noti nel dettaglio i numeri della stagione appena trascorsa, che però ha già fatto registrare un trende negativo rispetto agli scorsi anni.
Dal Wwf, intanto, fanno sapere come gli incendi che lo scorso 18 e 19 settembre hanno devastato la parte occidentale dell’Oasi di Guardiaregia hanno provocato un danno importante alla biodiversità forestale dell’area protetta matesina, interessando una superficie totale ad oggi stimata in circa 100 ettari. Un grossa fetta di un vecchio rimboschimento ad aghifoglie sul costone di località costa Chianetta a ridosso del ponte Arcichiaro nel Comune di Guardiaregia e soprattutto una parte della preziosa vegetazione arbustiva all’interno dalla zona alta del Canyon del Quirino nella Riserva regionale matesina, sono andate quasi interamente in fumo a causa di un incendio di chiara origine dolosa. “Fortunatamente però, – fanno anche sapere dal Wwf – la natura è molto più potente di chi la danneggia e così, con i suoi cicli stagionali, sarsanno recuperati buona parte dei danni parziali subiti dagli alberi e dal sottobosco e, già dalla prossima primavera, sarà possibile rivedere l’area alta del Canyon del torrente Quirino riassumere dei connotati più consoni agli splendidi ambienti matesini dell’Oasi Wwf.
“Il nostro più grande rammarico per quanto accaduto – sottolineano dall’organizzazione ambientalista – è che, purtroppo, rappresenta un brutto segnale per l’intera natura molisana dove, fino a qualche tempo fa, incendi dolosi di questo tipo erano localizzati in aree costiere o appena collinari della regione. Vedere infatti le fiamme percorrere i contrafforti di una montagna come il Matese molisano, che mai negli ultimi decenni avevano subito eventi del genere, ci lascia senza parole ed è evidente in conclusione, la responsabilità di chi in maniera errata ritiene di trarre vantaggio da tale episodio”.
Infine, dall’ente gestore dell’Oasi Wwf di Guardiaregia-Campochiaro arriva un sentito ringraziamento verso tutte le forze dell’ordine che si sono adoperate per lo spegnimento dell’incendio.
f.a