Per la giustizia il quasi sessantenne che aveva perso il lavoro aveva subito l’espulsione in violazione delle norme di legge e del Contratto collettivo di lavoro applicato.
All’epoca dei fatti il lavoratore faceva parte della Filt-Cgil, sindacato nel quale rivestiva una carica.
All’uomo che gli era stato intimato più volte il licenziamento aveva denunciato la situazione al sindacato e lo stesso era stato pedinato e spiato per conto dell’azienda.
Ora però con la decisione che arriva dal Tribunale “per l’abnormità del provvedimento, il lavoratore è stato reintegrato”, mentre l’azienda è stata condannata al risarcimento danni.
Soddisfatti dell’esito della vicenda sia il legale del lavoratore Vincenzo Iacovino che il segretario regionale della Flt-Cgil Giorgio Simonetti, per il quale la decisione del giudice ha fatto trionfare le tutele in capo ai lavoratori, contro le sopraffazioni di chi è sempre pronto a licenziare.