“Non dimenticherò mai questa esperienza. I proiettili hanno sfiorato il mio viso e li ho visti passare a 10 centimetri dalla testa dei miei amici che correvano accucciati verso il bunker”.
Paura, terrore, disorientamento: i militari che facevano da scudo umano per proteggerli dalla ferocia dei terroristi mentre i bambini, spaventati, piangevano ed urlavano. In quelle ore la consapevolezza della morte è stato un rischio altissimo nelle mani dei terroristi dell’Isis, che sparavano all’impazzata. “Ci siamo trovati nel mezzo di un attacco terroristico nel Museo del Bardo. Ci muovevano da una parte all’altra tra bunker ed edifici parlamentari” spiega Susanna Lett: “Ogni volta che ci spostavano dovevamo uscire sul cortile dove c’era la sparatoria. Infine siamo andati nel palazzo parlamentare correndo mentre i militari ci facevano da scudo. È stato orrendo con bambini che gridavano impauriti. C’erano anche elicotteri. Abbiamo visto la morte da vicino indescrivibile. Il cuore è a pezzi ed il morale spento”.