Prenderanno il via tra pochissimi giorni a Campobasso una serie di controlli a tappeto per censire la popolazione canina verificandone l’iscrizione all’anagrafe. Un programma, quello denominato “Fido… Uno di Noi…”, che finalmente annuncia una concreta lotta al randagismo e pene severe nei confronti di chi non rispetterà quanto prevede la Legge regionale in merito. I controlli avverranno porta a porta, dopo un apposito annuncio effettuato attraverso manifesti affissi nei quartieri in cui, di volta in volta, si procederà al censimento degli animali da compagnia e sarà verificata la presenza dell’avvenuta inoculazione del microchip o meno, lo stato di salute in cui versano gli animali detenuti e le loro condizioni igienico-sanitarie. Successivamente, per chi ancora non si fosse messo in regola, attraverso ulteriori manifesti che illustreranno luoghi, orari e giorni stabiliti, sarà possibile recarsi nei gazebo allestiti per l’occorrenza e richiedere la microchippatura a titolo gratuito dell’animale. La città di Campobasso sarà divisa in dieci quartieri nei quali, in date stabilite, partiranno i controlli alla presenza di guardie zoofile volontarie e rappresentati di quartiere aiutati, all’occorrenza, dal pronto intervento della Polizia Municipale.
I dettagli del programma e l’avviso della sua imminente messa in pratica sono stati illustrati questa mattina nella Sala Mancini di Palazzo San Giorgio. Presenti all’incontro Claudio Di Ludovico, veterinario Asrem e responsabile regionale del randagismo, Michele Colitti, responsabile dei servizi veterinari della Regione Molise, Nicola Rossi, direttore dell’Unità Operativa Sanità Animale, Giovanni Di Giorgio, presidente della Commissione Politiche per il Sociale del Comune di Campobasso, Paola Liberanome, presidente Enpa sezione Campobasso, Alessandra Salvatore assessore alle Politiche per il Sociale, Salvatore Colagiovanni assessore con delega alla Polizia Municipale, unitamente ad alcuni rappresentati del corpo delle Guardie Zoofile Volontarie Enpa e della veterinaria incaricata di operare sul territorio.
“L’attività di microchippatura – le parole di Michele Colitti – è uno dei passaggi più importanti del progetto, unito a quello di pronto soccorso sul territorio. Stiamo ottenendo grandi risultati che hanno permesso al Molise di diventare una regione virtuosa e non siamo solo noi a dirlo, ma anche le indagini dei Nas che hanno messo in risalto diversi punti di forza del piano in questione. Al termine di questa – continua – mi auguro ci sia un controllo adeguato da parte del comune di Campobasso e che sia pronto a sanzionare nel momento in cui i cittadini decidano di non mettersi in regola”.
Dello stesso parere anche Nicola Rossi che sottolinea quanto sia importante il controllo del randagismo anche in relazione a quelle che vengono definite ‘zoonosi’, ossia le malattie trasmissibili dall’animale all’uomo. “Il nostro fine ultimo è la sicurezza di tutti, – ha detto – perché oltre a problematiche di ordine pubblico il randagismo comporta determinati rischi sanitari come la diffusione di leishmaniosi e echinoccocosi. La lotta al randagismo – ha proseguito – si fonda su quattro pilastri, ossia, su una profonda educazione civica basata sul rispetto dell’animale e del cittadino, l’identificazione degli animali stessi, il controllo delle nascite attraverso sterilizzazioni a tappeto e la vigilanza sul territorio con annesse sanzioni nei confronti dei recalcitranti”.
Queste misure, se in sinergia tra loro e se messe in atto con costanza, possono davvero far arrivare il Molise ad un livello di civiltà degno di esempio.
“Vogliamo raggiungere tutte le case in cui siano detenuti, a qualsiasi titolo, animali da compagnia – ha poi aggiunto Claudio Di Ludovico – e questo perché la prima misura di rispetto nei confronti di quello che viene considerato il migliore amico dell’uomo, deve essere quella di dargli identificazione e un’identità, sempre secondo quanto detta la legge regionale. Per questo – continua – la registrazione dei cani all’anagrafe canina rappresenta lo strumento più importante e con maggior rapporto costi/benefici. Entro i 60 giorni di vita, tutti i cani devono essere iscritti all’anagrafe canina. Abbiamo pensato di coinvolgere i quartieri e l’Enpa attraverso le guardie zoofile per un preliminare censimento porta a porta e successivamente indicando giorno, luogo e orari della Giornata di identificazione gratuita. Questa – conclude – è l’ultima opportunità che noi vogliamo dare ai possessori di cani per mettersi in regola. Dopo la quale ci saranno solo controlli e sanzioni”.
Parole, queste, che non lasciano spazio a interpretazioni e che annunciano una guerra aperta non solo al fenomeno del randagismo ma anche a quello più pericoloso dell’inciviltà di tutti i trasgressori che corrono il rischio di essere multati se trovati sprovvisti di sacchetto per raccogliere le deiezioni dei loro amici a quattro zampe.
C.S