Ecoreati molisani: sei discariche abusive ricche di eternit in una regione che da 23 anni non ha ancora un Piano Regolatore

MARIA CRISTINA GIOVANNITTI

Il Molise non ha un Piano Regolatore come invece dovrebbe, dopo la legge numero 257 del 1992 che ha bandito l’uso dell’amianto. Il Piano Regolatore è fondamentale perché consiste nell’attuare una sorta di protezione all’ambiente, attraverso il censimento dei siti inquinati e la sua successiva bonifica.

In Molise da 23 anni invece manca. Così è difficile capire i focolai della fibra killer eppure valutare i corrispettivi mesoteliomi. Infatti, secondo la fonte ‘IV Rapporto ReNam 2012’ elaborato da Legambiente per individuare l’andamento dei mesoteliomi in Italia dal 1993 al 2008, di tutte le regioni si fa una stima tranne che per il Molise, in cui per l’appunto non ci sono dati.

Per la questione amianto, quindi il Molise non esiste. Eppure è vero il contrario, così come è vero che si continua ad inquinare, secondo quanto reso noto dall’Arma dei Carabinieri di Isernia dopo la vasta operazione contro l’inquinamento ambientale. Nella zona dell’isernino e venafrano sono state trovate ben sei discariche abusive di cui due lungo terreni privati ed altri quattro siti in aree pubbliche. Denunciate 13 persone coinvolte nella vicenda più altre 2 accusate di furto di indumenti destinati alla beneficenza.

In queste discariche molisane è stato sversato di tutto. Secondo i primi dati trasmessi dai Carabinieri di Isernia, a primeggiare è stato il tristemente noto eternit ma, nelle discariche a cielo aperto non sono mancati anche altri tipi di rifiuti tossico-nocivi: batterie esauste, fusti di vernici, pneumatici, elettrodomestici in disuso, parti di carrozzeria delle automobili, rottami di arredi e bombole gpl. Ecoreati duri a morire anche nella nostra piccola regione.

 

Exit mobile version