I fatti risalgono a un anno fa, quando una delle due donne avrebbe iniziato a chiedere al professionista abruzzese, “con metodi aggressivi” come si evince dalla nota stampa dei Nas di Pescara, cospicue somme di denaro, in cambio di non denunciare un presunto aborto clandestino praticatole dal medico nel suo studio. Un intervento che – è stato appurato nel corso delle indagini – non era mai avvenuto. A supportare la donna, le altre tre persone, complici della tentata estorsione.
L’attività investigativa, coordinata dalla procura di Vasto, ha permesso di ricostruire l’intera vicenda, scagionando il professionista, nei confronti del quale era stata sporta anche una denuncia per aborto clandestino, e portando ai domiciliari a Vasto e Termoli le quattro persone.