“Dalla plastica può nascere la vita”. I fiori di Annamaria Dipaola realizzati con materiale riciclato per insegnare agli adulti che “niente finisce e tutto si trasforma’”

CRISTINA SALVATORE

Fiori come simbolo di vita. Come la natura che si manifesta in tutte le sue infinite sfumature di luce e colore. Basta però soffermarsi con più attenzione sui particolari, sulle perline applicate tra i petali, ad esempio, per realizzare che si tratta di fiori di plastica colorata, talmente curati nel dettaglio da sembrare quasi piccoli gioielli decorativi. L’ideatrice, la creatrice, l’artigiana, è Annamaria Dipaola. Nata in Toscana 58 anni fa e vissuta per anni in Puglia, a marzo di quest’anno si è trasferita a Vinchiaturo portando con sé la sua infinita voglia di creare, possibilmente con materiale da riciclo.

Cos’è per te la creatività e come nasce questa passione? “Tutto. Nella vita sono un’artigiana del tessuto, lavoro anche la pelle e creo tutto quello che indosso. Ora sono due anni che mi sono appassionata alla realizzazione di fiori decorativi, creati con la plastica e l’idea è venuta così, per divertimento e pura ispirazione”.

L’idea dei fiori che simboleggiano la vita utilizzando proprio la plastica, ha un significato particolare? “Ho sempre fatto la raccolta differenziata e sono dell’idea che il riciclo sia una forma di cultura. Tutto quello che uso è già stato usato in precedenza. Niente finisce ma tutto rinasce. Da questo principio mi è venuta l’idea di creare dei fiori. Nessun fiore è uguale all’altro, sono tutti pezzi unici a costo zero. La plastica è più modellabile, quindi, si presta molto bene a questo tipo di creazioni”.

Hai una piccola bottega in cui poter mettere in mostra il tuo operato? “No, purtroppo. Faccio tutto in casa e non è semplice trovare spazio per conservare tutto ciò che faccio. Per questo motivo risulta complicato anche trovare persone interessate ad acquistare questo tipo di lavori. Mi piacerebbe reperire un piccolo spazio espositivo per far conoscere la bellezza di queste opere… vedremo in futuro”.

Hai dei progetti in mente? “L’idea sarebbe quella di poter allestire, con l’aiuto dei Comuni disponibili e interessati al progetto, uno spazio ludico per insegnare ai ragazzi come creare queste opere con materiale che, abbandonato in strada o in cassonetti, è altamente inquinante. Togliere la plastica dalla spazzatura e portarla a nuova vita”.

Che collocazione si potrebbe dare a questi oggetti decorativi e praticamente resistenti alle intemperie? “Una bellissima idea, che mi gira da un po’ nella testa, sarebbe quella di creare delle aiuole cittadine piene di questi fiori che non appassiscono mai, che non hanno bisogno di cura e manutenzione, perché la plastica impiega anni e anni prima di degradarsi. E poi sono talmente belli che sembrano veri. Abbellire la città a costo zero”.

Pensi di portare il tuo progetto all’attenzione delle varie amministrazioni comunali? “Penso di sì. E’ una cosa a cui sto pensando da tempo e mi farebbe tanto piacere portarla avanti”.

Per vedere le opere dell’artista Annamaria Dipaola è possibile visitare la sua pagina Facebook “Nuova Vita Crea” qui https://www.facebook.com/Nuova-Vita-Crea-801695189946531/home

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