Solo ieri era stata diffusa la notizia del suo ricovero in Italia per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario che lo aveva costretto ad annullare ogni impegno.
La notizia della scomparsa è poi arrivata nel corso della notte appena trascorsa. “Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli – ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo – si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato”.
Da volto familiare del TG1 a presidente del Parlamento europeo, quella di David Sassoli è stata una vita divisa fra il giornalismo e la politica, fino a diventare nel 2019 presidente dell’Europarlamento.
Una scomparsa quella dell’ex volto della tv pubblica che genera cordoglio anche in Molise, regione di cui nel 2002 raccontò in diretta nazionale l’avvenimento più drammatico.
La carriera di giornalista televisivo per Sassoli inizia nel 1992 come inviato di cronaca del Tg3, ma nel 1999 approderà nella redazione del TG1, come inviato speciale. E il ruolo di inviato del TG1 Sassoli lo ricopre anche durante il terremoto di San Giuliano di Puglia nel 2002.
Lo ricordano oggi i telegiornali nazionali nei servizi a lui dedicati. Mentre in rete è possibile ancora trovare un opuscolo speciale dei Vigili del Fuoco a un anno dal sisma il cui racconto porta proprio la firma di Sassoli.
“C’erano quaderni dappertutto. E libri, banchi accatastati, zainetti. Da poco – scrive Sassoli – avevano tirato fuori l’ultimo bambino e con la telecamera del Tg1 entriamo dove fino ad allora era stato vietato. I riflettori illuminano quello che resta della scuola di San Giuliano di Puglia. Scuola elementare, dedicata al molisano Francesco Jovine, filosofo, maestro di scuola, antifascista. Un uomo che aveva speso tutta la vita nel sostenere l’impor tanza della scuola pubblica. Mi accompagna un vigile del fuoco, uno di quelli che da due giorni hann scavato e basta, con gli occhi infossati e la faccia nera. “Questo è quello che resta, là sotto non c’è più nessuno”. Le macerie riempiono il cratere e salgono in alto, come un tempio a custodire dolori, ricordi, memoria”.
Sono queste le parole che Sassoli dedica a quei momenti in cui la storia del Molise fu destinata a cambiare per sempre. Parole che oggi si accavallano alle immagini di quegli anni che, in occasione della morte, tornano sulle rete nazionali.
La carriera da giornalista di Sassoli si chiuse nel 2009, quando decise di dedicarsi alla politica. Il 7 giugno dello stesso anno venne eletto europarlamentare del Partito Democratico con oltre 400 mila preferenze. Nella legislatura 2009-2014 ha ricoperto l’incarico di capo delegazione del PD.
Nel 2014, ricandidatosi alle elezioni europee nella circoscrizione del Centro, ottiene oltre 200.000 preferenze. Il 1° luglio dello stesso anno viene eletto Vice presidente del Parlamento Europeo con 393 voti risultando il secondo più votato in quota PD-PSE con delega alla Politica del Mediterraneo, al Bilancio e agli immobili. Come membro della Commissione Trasporti e Turismo è relatore della riforma ferroviaria europea (IV Pacchetto Ferroviario) e del Cielo Unico europeo.
Il 3 luglio del 2019 David Sassoli, all’inizio del suo terzo mandato, viene eletto presidente dell’Assemblea. Nel suo discorso di apertura iniziale, Sassoli rabadì l’importanza di agire per contrastare il cambiamento climatico, la necessità di una politica più vicina a ai cittadini e ai loro bisogni, soprattutto ai giovani, e l’urgenza di rafforzare la democrazia parlamentare e di promuovere i valori europei.
Durante la situazione eccezionale causata dalla pandemia, Sassoli si è impegnato affinché il Parlamento europeo rimanesse aperto e continuasse ad essere operativo, introducendo – già nel marzo 2020 – dibattiti e votazioni a distanza, primo parlamento al mondo a farlo.
Sassoli è stato il secondo presidente italiano del Parlamento europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni: la prossima settimana la riunione plenaria dell’Europarlamento che si riunirà a Strasburgo per eleggere il suo successore.
Intanto, il cordoglio del Molise passa per la bocca degli esponenti del Partito Democratico regionale. Del presidente Vittorino Facciolla che su Facebook scrive “L’Italia e l’Europa perdono una persona seria ed appassionata, un democratico ed un europeista vero”e della capogruppo in regione Micaela Fanelli.