Tuttavia, come evidenziato dal presidente, Ignazio Silvestri, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario, se i ricorsi diminuiscono i provvedimenti emanati aumentano. In regione, sempre dal 2015 al 2016, sono passati da 752 a 820.
Edilizia e urbanistica è la materia più trattata dalla giustizia amministrativa, ambito questo che rappresenta un quinto dell’intero contenzioso. A seguire si trova il pubblico impiego, le autorizzazioni e le concessioni a cui fanno seguito le controversie sul servizio sanitario nazionale. Proprio quest’ultimo tema sembra tenere banco in Molise, dove pure sono in aumento i contenziosi relativi all’immigrazione, dati proprio da una maggiore presenza di extracomunitari sul territorio regionale.
Sui tempi di giudizio la situazione della giustizia amministrativa in Italia, così come in Molise, non è preoccupante come per ciò che riguarda invece i processi civili e penali. In regione i tempi sono particolarmente rapidi sulle questioni che riguardano la collettività.
Ma su tale problematica la preoccupazione c’è, al pari del rammarico espresso sempre da Silvestri, quando lo Stato viene condannato per aver deciso tardi su una controversia, la cui decisione non viene puntualmente eseguita, generando essa stessa un’altra controversia. Un meccanismo capace di produrre uno spreco di denaro pubblico, oltre ovviamente a un danno sia per il soggetto avente diritto che per l’intera comunità.