A scovare la casa di appuntamenti del capoluogo, gli agenti della Polizia di Stato, insospettiti da uno strano via vai nell’abitazione, dove sono stati trovati 1300 euro, “inequivocabili attrezzi del mestiere”, unitamente a un’agenda con una serie di numeri di telefono dei clienti della donna, sui quali sono tutt’ora in corso gli accertamenti degli inquirenti.
Per la 42enne, che si è rifiutata di collaborare con la giustizia per consentire l’individuazione dei suoi sfruttatori, è stato emesso un provvedimento di espulsione con conseguente accompagnamento al Centro di Identificazione ed Espulsione di Roma. La locataria dell’immobile, una cittadina cinese residente in Toscana, è stata, invece, denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Un episodio di cronaca che fa riemergere il volto perverso di una città, dove solo pochi mesi fa, a luglio dello scorso anno, i Carabinieri del capoluogo avevano sorpreso due prostitute cinesi ricevere uomini, ufficialmente per massaggi erotici, nell’appartamento di uno stabile di via XXIV Maggio.