Ancora un caso di caporalato. A nemmeno una settimana di distanza dal tragico incidente avvenuto nel foggiano, dove hanno perso la vita 12 braccianti agricoli nigeriani, alle 6 di questa mattina, sabato 11 agosto 2018, la Polizia ha fermato un pulmino 9 posti che viaggiava in direzione Campomarino. Sul mezzo, proveniente dalla provincia di Foggia, viaggiavano 20 lavoratori, di origine africana.
Nel momento in cui la Polizia ha intimato l’alt, il conducente, un cittadino ivoriano, ha fermato il veicolo e ha provato, invano, a scappare. L’uomo non solo era sprovvisto di patente di guida, ma lo stesso mezzo non aveva nessuna assicurazione.
Quando gli agenti della Mobile di Termoli, insieme a una pattuglia del distaccamento della Polstrada, hanno effettuato i controlli hanno trovato 20 persone ammucchiate nel vano del mezzo, che era stato modificato con l’istallazione di alcune panche.
Poco dopo è stato l’autista che ha deciso di collaborare con le forze dell’ordine, offrendo di accompagnare gli agenti nel posto in cui stava per condurre i venti lavoratori: un’azienda agricola della zona.
Quando la Polizia è intervenuta ha visto molti immigrati lavorare nei campi che, nel frattempo, si sono dati alla fuga.
A finire in manette è stato il conducente del nove posti, che dovrà ora rispondere del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, mentre si sta ancora risalendo alla posizione dei 20 braccianti sul territorio italiano. Intanto, la Polizia sta effettuando una serie di controlli nell’azienda di Campomarino, proprietaria del campo di pomodori in cui i braccianti erano diretti.