Campobasso: in aumento i reati contro la libertà sessuale e i casi di stalking. Preoccupazione per il traffico di droga

I numeri nella relazione del Procuratore Generale della Corte d'Appello di Campobasso Guido Rispoli

In Molise la vera piaga sociale restano i delitti contro la libertà sessuale e i delitti di stalking. Il dato emerge nella relazione del Procuratore Generale della Corte d’Appello di Campobasso, Guido Rispoli in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. In modo particolare, i primi reati sono aumentati a Campobasso, dove sono passati da 69 a 98 a Isernia da 17 a 22 e a Larino da 15 a 18. Ma in aumento c’è anche lo stalking nel capoluogo, i cui casi sono passati in un anno da 94 a 105, rispetto ai 22 di Isernia e i 30 di Larino. Rispoli non esclude, però, come il fatto che “emergano tali reati possa essere dovuto a una maggiore attenzione da parte del legislatore alle vittime”.

La preoccupazione resta poi alta in città in materia di delitti in materia di stupefacenti, reati questi che su Campobasso sono passati da 260 a 333, da 57 a 74 a Isernia e da 79 a 117 a Larino. Triplicati in regione anche i delitti di associazione per delinquere finalizzata al traffico delle sostanze stupefacenti da 2 a 7.

L’allarme sociale resta, inoltre, per i furti in abitazione che, diversamente da ciò che potrebbe sembrare, sono diminuiti a Campobasso (da 3158 a 2850) e a Larino (da 327 a 230), mentre sono aumentai a Isernia. Stabile in tutto il Molise, invece, il dato relativo alle rapine e alle estorsioni. Non in aumento su Campobasso e Isernia anche i reati di usura che hanno però fatto registrare un meno 30 per cento nell’area di Larino.

In discesa anche i delitti in materia ambientale, dove l’attenzione resta alta soprattutto nella provincia di Isernia, come testimoniano anche gli ultimi episodi di cronaca relativi alla Piana di Venafro. A dispetto di Larino e Isernia, su Campobasso resta alto il numero di reati edilizi, che hanno addirittura registrato una crescita passando da 285 a 297.

IL Molise non è, infine, esente dal pericolo terrorismo anche perché la regione ospita al momento 3000 richiedenti asilo alloggiati in 130 strutture sparse sul territorio. “Senza voler in alcun modo criminalizzare la figura del migrante – dice Rispoli – non vi è dubbio che lo Stato debba effettuare un monitoraggio continuo”.

Non di meno resta alta l’attenzione anche per quello che riguarda il pericolo delle “mafie foggiane” e le “organizzazioni camorristiche”. Anche il fatto che il Molise risulti al primo posto nazionale nel rapporto tra popolazione residente e numero di apparecchiature per il gioco d’azzardo lo pone maggiormente a rischio per la questione del riciclaggio di denaro, essendo questo un settore maggiormente predisposto.

Ma in definitiva, i risultati sembrano essere confortanti e per Rispoli emerge chiaro, da parte delle forze dell’ordine il controllo del territorio che non deve mai abbassare la guardia, perché la criminalità organizzata spesso agisce proprio nel periodo di crisi e come “un abbraccio mortale” può aggrapparsi proprio alle imprese in difficoltà.

 

 

 

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