“Si è trattato di una visita pastorale durante la quale ho incontrato chi protesta con tutta la propria dignità”, ha precisato il presule che ha poi voluto affidare il proprio messaggio di solidarietà con un semplice “la base si muove ed il Vescovo conferma”. “Appoggio pienamente tutta l’iniziativa portata avanti dalle famiglie e dai sindaci dei Comuni interessati”, ha infatti ribadito Bregantini dicendosi solidale con la lotta “per la tutela dell’ambiente e della vita delle generazioni future”.
“Ho incontrato intere famiglie – ha proseguito – sostenute dalla delicatezza dei parroci di Bojano, don Adriano Cifelli, don Nicola Giannantonio, don Rocco Di Filippo, don Alessandro Iannetta, dalle forze dell’ordine e dai manifestanti che si alternano in una lotta comune a favore della salvaguardia del territorio e della salute umana. Dopo una bevanda calda, offerta con il calore umano di chi ha deciso di mettere al centro la ‘persona’ – ha raccontato ancora – abbiamo pregato ed ho ascoltato la gente che notte e giorno sta sacrificando le proprie abitudini a favore della vita e della qualità dell’aria”.
Bregantini non ha mancato nemmeno di sottolineare come dall’incontro con i cittadini della zona del Matese sia emersa la “loro fedeltà di lottare giorno e notte, il rispetto delle regole civili che ha garantito una manifestazione non violenta e il sostegno delle parrocchie che hanno seguito la popolazione”.
Insomma parole che raccontano di una Chiesa al fianco di chi compie quotidianamente battaglie per un mondo più equo e solidale, e di chi vorrebbe sacrificare il benessere di pochi a fronte di quello di un’intera comunità.
(fab.ab)