Trenta erano gli studenti che questa mattina, martedì 13 novembre, sono usciti illesi dal bus che ha preso fuoco tra Larino e Casacalenda. Una vera e propria tragedia sfiorata sulla quale si sta ora cercando di fare la luce. Su quanto accaduto la Procura di Larino ha, infatti, aperto un’inchiesta.
In modo particolare, gli inquirenti stanno cercando le cause dell’episodio che, fortunatamente, non ha fatto vittime, forse anche grazie alla prontezza dell’autista che, quando si è accorto del rischio, ha fatto scendere velocemente i passeggeri.
Ma proprio quelle fiamme che hanno avvolto l’autobus dell’Atm hanno aperto, ora, una serie di importanti interrogativi ai quali bisognerà necessariamente dare una risposta.
A insorgere su quanto accaduto non sono solo i genitori dei ragazzi, ma anche i sindacati. La Flc Cgil ha già chiesto ad esempio di “accertare da subito eventuali responsabilità”.
Ma la richiesta avanzata diviene più ampia, quando la proposta riguarda i controlli da effettuare su tutti gli autobus di linea. “Alcuni – dicono dal sindacato – vetusti e malandati, su cui quotidianamente viaggiano tanti studenti e lavoratori”.